Maiwenn si cimenta per la prima volta
in una storia in costume con il film Jeanne du Barry, presentato
in apertura del 76/o Festival di Cannes e la maison Chanel,
annuncia una nota, ha collaborato con la regista alla
progettazione e alla realizzazione di sei costumi, prestando
pezzi di alta gioielleria Chanel e gioielli dell'orafo Goossens.
Ma anche coinvolgendo Chanel Parfums-Beauté per il trucco degli
attori, la maisons d'art la Paloma, specialista in flou, il
piumatore Lemarié, la cappellaia e modista Maison Michel (per
tricorni e cappelli di paglia).
La regista ha scelto di dedicare il suo sesto lungometraggio
all'ultima amante del re Luigi XV, che lei stessa incarna
accanto a Johnny Depp (come re di Francia). Troppo spesso
ridotto al status di cortigiana, Jeanne du Barry era invece una
mecenate delle arti, della moda e della cultura. Nata il 19
agosto, come Gabrielle Chanel, condivideva con lei il desiderio
di sostenere gli artisti e gli artigiani del suo tempo. Per
riflettere la modernità di questa donna attraverso il suo
guardaroba, Maiwenn ha svolto ricerche approfondite, prendendo
interesse per diverse collezioni Chanel Haute Couture disegnate
da Karl Lagerfeld.
Tra i sei costumi creati da Chanel: uno spettacolare abito in
tweed ecru, indossato con una giacca corta abbinata ispirata
alla Haute Couture FW 1992/93; un abito crema con strascico,
colletto e polsini ricamati con piume; un abito in velluto di
seta lampone ispirato ai modelli della Haute Couture SS 2000; un
abito a balze diafane in organza celeste, ispirato a una
collezione del 1995; una sottoveste bicolore, ecru e nera e un
abito ampio in raso di pelle color crema.
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