(di Patrizia Vacalebri)
"Immergetevi nel mondo di Domenico
Dolce e Stefano Gabbana, dove magia e fantasia, leggenda e
realtà si intrecciano" recita l'invito della mostra di
"altissimo artigianato" di Dolce & Gabbana, che dopo aver
stregato folle di fans a Milano, a Palazzo Reale nel 2024 e
Parigi fino al 31 marzo scorso, al Grand Palais, arriva
finalmente a Roma, a Palazzo delle Esposizioni, dal 14 maggio al
13 agosto. È qui che, dopo Milano e Parigi, la mostra accolta
nelle due precedenti sedi con un'affluenza senza precedenti, con
orari estesi per soddisfare una domanda sempre più elevata,
apre un nuovo capitolo, che in qualche modo suggella 40 anni di
attività di Dolce & Gabbana marchio nato nel 1985. Una mostra
che avviene proprio negli spazi firmati da Pio Piacentini e
inaugurati nel 1883, un luogo simbolico della cultura visiva
contemporanea e del patrimonio condiviso, il più grande spazio
espositivo e culturale del centro della capitale.
"Da siciliano non conoscevo Roma" aveva raccontato Domenico
Dolce qualche settimana fa a Roma, ospite dei talks di "Forma -
Prospettive di Moda, Arte e Creatività", primo festival delle
accademie di moda ospitato nella Nuvola di Fuksas, promosso da
Roma Capitale, Assessorato alla Moda, Turismo, Sport e Grandi
Eventi, guidato da Alessandro Onorato, e dalla Regione Lazio con
l'Assessorato allo Sviluppo Economico, Commercio, Artigianato,
Industria, Internazionalizzazione, guidato da Roberta Angelilli.
"Atterravo direttamente a Milano - aveva rivelato lo stilista -.
Roma per me e per Stefano era una città impossibile per una
sfilata, perché pensavamo a tante location dell'impero romano.
Poi, per noi Roma rappresentava un punto di arrivo. Una banco di
prova per la nostra alta moda nata nel 2013 con la prima sfilata
a Taormina. Ma grazie all'assessore Alessandro Onorato, che ha
sposato la nostra causa, ho conosciuto Palazzo delle Esposizioni
e l'ho trovato un posto meraviglioso per portare a Roma la
nostra mostra di alto artigianato". "A Roma - aveva annunciato
Dolce - la mostra sarà ampliata con una sala in più, che si
chiamerà 'Anatomia Sartoriale', dove mostreremo com'è fatto un
nostro abito al suo interno".
Il ritorno in Italia della mostra si carica di nuovi
significati: non un semplice riallestimento, ma una narrazione
ripensata per il contesto, dove le creazioni di Domenico Dolce e
Stefano Gabbana entrano in dialogo con l'impianto architettonico
neoclassico, scenografia unica per un viaggio non solo nella
moda, ma nel tempo, nell'arte, nella memoria e nella materia.
La mostra, promossa da Assessorato alla Cultura di Roma Capitale
e Azienda Speciale Palaexpo, con il patrocinio di Roma Capitale,
prodotta e organizzata da Azienda Speciale Palaexpo con IMG e
curata da Florence Müller con le scenografie di Agence Galuchat,
raccoglie oltre duecento creazioni uniche di Dolce&Gabbana,
simbolo dello stile italiano dell'alta moda della coppia dei
creativi. L'esposizione inoltre include il lavoro di selezionati
artisti visivi in dialogo con la creatività dei due stilisti.
Il percorso espositivo si sviluppa in un susseguirsi di grandi
sale immersive su una superficie di circa 1.500 mq, esplorando
il pensiero creativo e non convenzionale del brand nel mondo del
lusso, elegante, sensuale, ironico, irriverente e
rivoluzionario. Le creazioni sono raccontate attraverso una
serie di temi che evidenziano le molteplici influenze culturali
italiane alle radici di Dolce&Gabbana: dall'arte
all'architettura, dall'artigianato d'eccellenza al folklore,
dalla musica all'Opera, il balletto, il teatro e naturalmente,
le suggestioni della Dolce vita.
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