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L'Universo di Guasti

L'Universo di Guasti

Cronache giornaliere di una Nuova Proposta al Festival

ROMA, 08 febbraio 2017, 21:08

Claudia Fascia

ANSACheck

guasti - RIPRODUZIONE RISERVATA

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GIORNO 3 - Il premio AFI 2017

 

GIORNO 2 - Le interviste

 

 

Intervista a Francesco Guasti, io un bimbo tra i giocattoli

ROMA - A mollare non ci ha mai pensato. Nonostante le porte in faccia, nonostante il palco dell'Ariston l'anno scorso gli sia sfuggito per un soffio, nonostante i consigli di chi ha continuato a dirgli di lasciar perdere, Francesco Guasti al quarto tentativo è finalmente approdato sul palco più importante della musica italiana: quello del festival di Sanremo, sezione Nuove Proposte. "Eh già, questa era la quarta volta che ci provavo. Ma sono testardo e alla fine ho avuto ragione io", racconta all'ANSA, con un sorriso che gli illumina il volto, il 34enne cantautore di Prato.

Un'ostinazione che spiega così: "Sono da sempre un fan del festival e quando lo guardavo con mia mamma dal divano di casa le dicevo: 'un giorno sarò io a guardare te da lì'". A Sanremo sarà in gara con il brano Universo, "nato proprio dopo l'esclusione dell'anno scorso (e dopo una porta presa a pugni per la delusione, ndr): parla di speranza, di quanto sia importante non mollare mai. E non solo per me, ma per tutta una generazione di trentenni, che spesso si sentono dire che sono troppo vecchi per sognare. Ma bisogna mettersi il miglior paio di scarpe per correre verso il nostro presente e quindi verso il nostro futuro", spiega Guasti, che nel 2013 si fece notare dal pubblico durante la sua partecipazione a The Voice, nella squadra di Pelù che lo prese poi sotto la sua ala protettrice e lo definì il Rod Stewart italiano. "Ecco, anche un po' meno andava bene lo stesso... A livello timbrico un po' ci assomigliamo, sembra che io abbia un amplificatore attaccato alle corde, ma a livello musicale siamo diversi. Comunque devo dire grazie a The Voice, perché mi ha portato a Sanremo. I talent sono una maglietta da indossare, il festival è una guardaroba completo". E nel suo, di guardaroba, ci sarà anche un anello speciale. "Era di Silvia Capasso, con me a The Voice. E' morta un mesetto fa, con la sua compagna abbiamo deciso che a Sanremo doveva esserci anche lei".

Il brano sanremese fa da apripista all'album in uscita il 10 febbraio (DA 10 Production), "non sono molto fantasioso e il disco ha lo stesso titolo", scherza ancora ridendosela sotto i baffi all'insù che spuntano dal suo barbone (curatissimo) da hipster ("non ci rinuncerei mai, barba è bello", conia come slogan). "Parla del mio universo, di tutto quello che ho visto e vissuto in questo anno, e che poi ho buttato giù nella scrittura. Rispetto all'Ep Parallele (del 2015) è un album diverso, più completo più maturo anche nelle sonorità. Ho cercato di far combaciare le sonorità elettro-pop con il cantautorato, in un giusto compromesso". Ma senza strizzare troppo l'occhio alle mode del momento "perché le 'references' sono importanti, ma copiare è un'altra cosa". Nei suoi ascolti ci sono "in macchina solo De Gregori" e "a casa tutto, per tenermi aggiornato, grazie a Spotify". Obiettivo di Sanremo, che immagina come il negozio di giocattoli nel quale la mamma lo portava da piccolo ("una festa"), al di là della vittoria, è "arrivare al cuore delle persone e lasciare un messaggio. E, comunque - avverte Guasti - non ce n'è per nessuno, perché è l'anno del 7 che è il mio numero fortunato". Vegetariano convinto, dedica un pensiero agli animali del centro Italia 'in cerca di casa': "Dopo il terremoto e la neve servono stalli".

 

BIOGRAFIA di Francesco

Francesco Guasti nasce a Prato il 16 settembre 1982 e si avvicina alla musica da piccolo iniziando a studiare batteria, ma è il suo talento naturale, una voce graffiante e roca, ad accompagnarlo su quel cammino con decisione. Nell'adolescenza le prime esperienze con le rock band, dove si conferma front-man straordinario e compositore dei pezzi che porta in giro per club e palchi..

Nel 2013 la partecipazione a “The Voice” su Rai2, nel #teamPelù e pubblica il singolo Un solo giorno in più (Universal). Nella stessa estate partecipa alla prestigiosa rassegna musicale di Marbella "Starlight Festival" al fianco di Bryan Adams e Enrique Iglesias.
Nel 2014 è fra i 60 finalisti di Sanremo Giovani, con il brano "Scintilla contro Scintilla", scritto con Marco Carnesecchi e Federico Sagona. Il brano rimane primo per 4 settimane nella classifica di airplay. Il videoclip di Scintilla contro scintilla, viene girato in gran parte, nel carcere fiorentino di Sollicciano (Fi). Nell'estate dello stesso anno partecipa, con lo stesso brano, al Festival del Volontariato alla presenza del ministro delle politiche sociali.
Nel 2014 entra a far parte della Nazionale Italiana Cantanti e partecipa alla “Partita del Cuore” allo stadio Artemio Franchi di Firenze, dove si esibisce davanti a 40.000 persone.
Ospite dell' Identikit Tour di Piero Pelù, inizia con lui una collaborazione, da cui nasce il brano "Piovono rose", entrato nelle selezioni finali delle Nuove Proposte per Sanremo 2015.
Nell’aprile 2015 esce il singolo “Piovono Rose”, un mese dopo viene pubblicato l’Ep “Parallele” prodotto da Piero Pelù.
Nel Giugno 2015 è ospite del “World Refugee Day Festival” a Firenze, con artisti del calibro di Elisa, Ruggeri, Pelù, Bandabardò, Brunori sas e tanti altri.
Il 10 Luglio esce il singolo “Parallele” il cui videoclip è realizzato in collaborazione con Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) a favore della campagna contro l’abbandono.
Nel Novembre 2015 entra tra i 12 Finalisti di Sanremo Giovani con il brano Io e te.
Nel 2016 entra nuovamente tra i 12 finalisti di Sanremo Giovani e questa volta, passa il turno e accede al festival. E' in gara con il brano Universo contenuto nel cd omonimo in uscita il 10 febbraio 2017 (Da10Production distr. Universal Music)

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