Il 70/o anniversario della morte di
Arnold Schönberg è l'occasione per l'Istituzione Universitaria
dei Concerti di realizzare un focus su un compositore che è
stato determinante nella storia della musica del Novecento, non
sempre presente nelle programmazioni concertistiche. Per il
progetto originale della IUC, Il Gringolts Quartet, capeggiato
dal celebre violinista Ilya Gringolts, proporrà i suoi quattro
Quartetti per archi, il secondo dei quali prevede una parte per
voce di soprano, affidata alla svedese Malin Hartelius, in due
concerti, il 15 marzo alle 20:30 e il 19 alle 17:30 all' Aula
Magna della Sapienza.
''L'ascolto dei Quartetti per archi di Schönberg - spiega
Ilya Gringolt - ci permette di cogliere la trasformazione e la
nascita della musica cosiddetta 'moderna'. Sono pezzi a volte
molto personali, che hanno a che fare con grandi crisi
esistenziali e guardano, talvolta quasi con nostalgia, al
passato. Infine, è proprio in composizioni come queste che
vediamo realizzate le possibilità "democratiche" della scrittura
quartettistica, nel senso che le voci che li compongono sono
tutte ugualmente importanti''.
Il Quartetto Gringolts riunisce personalità artistiche
provenienti da ambiti culturali ed esperienze professionali
diverse, il violinista russo Ilya Gringolts, , la violinista
armena Anahit Kurtikyan, la violista rumena Silvia Simionescu,
il violoncellista tedesco Claudius Hermann. Ospite di
importanti Istituzioni musicali europee, ha all' attivo
registrazioni discografiche pluripremiate. I musicisti della
formazione suonano preziosi strumenti italiani: Ilya Gringolts
uno Stradivari del 1718, Anahit Kurtikyan un Camillo Camilli del
1733, Silvia Simionescu una viola di Jacobus Januarius del 1660
e Claudius Hermann uno straordinario violoncello Maggini del
1600, appartenuto in passato al Principe Galitsin, intimo amico
di Beethoven, che per primo eseguì gli ultimi quartetti del
grande compositore tedesco su questo strumento.
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