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Mischa Maisky in residenza alla Filarmonica Toscanini

Mischa Maisky in residenza alla Filarmonica Toscanini

Il 7 aprile con Kristjan Järvi in brani di Fauré e Saint-Saëns

PARMA, 05 aprile 2023, 10:35

Redazione ANSA

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Punto di riferimento per i musicisti di tutto il mondo, Mischa Maisky è considerato da tempo una straordinaria leggenda del violoncello: il 7 aprile alle 20.30 l'artista lettone torna all'Auditorium Paganini di Parma ospite della Filarmonica Arturo Toscanini nell'ambito della residenza onoraria triennale con l'orchestra parmigiana. Con la bacchetta di Kristjan Järvi, che della Toscanini è il direttore ospite principale, Mischa Maisky interpreterà due classici del repertorio violoncellistico, l'Élégie in do minore Op. 24 di Gabriel Fauré e il Primo Concerto di Camille Saint-Saëns.
    Mito del concertismo internazionale, anche per aver conosciuto e collaborato con alcuni tra i personaggi della storia della musica, il compositore Dmitri Shostakovich e i violoncellisti suoi maestri Mstislav Rostropovich e Gregor Piatigorsky, Maisky possiede istinto musicale e una prodigiosa abilità tecnica: numerose sono state le collaborazioni con strumentisti eccellenti come Martha Argerich, Leonard Bernstein, Gidon Kremer.
    Nato a Riga nel 1948, da una famiglia ebrea, ha dovuto superare esperienze terribili sul piano personale, essendo stato internato in un campo di lavoro e in un ospedale psichiatrico.
    Peculiarità principali della sua immensa personalità artistica, combinano tratti delicati a un grande temperamento e pathos interpretativo, resi attraverso il suo prezioso violoncello Montagnana del '700. L'Elegie è un brano ispirato a un lirismo profondo: un lamento espressivo del violoncello dalla forte suggestione, composto da Fauré nel 1880 con l'accompagnamento del pianoforte orchestrato poi nel 1896. A seguire il Concerto di Saint-Saëns si caratterizza per la forte teatralità dove il solista deve affrontare in stretto dialogo con l'orchestra bruschi salti, accenti, volate verso l'alto, improvvisi crolli verticali. La serata si concluderàcon l'esecuzione della Sinfonia N. 2 del compositore finlandese Jean Sibelius, pensata durante un soggiorno a Rapallo. L'opera, che si impone per la naturalezza e immediatezza tematica, presenta nell'Andante una frase malinconica e lamentosa dei fagotti, che si dice ispirata da riflessioni sul "Don Giovanni e il Convitato di pietra", ossia la morte.
   

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