È disponibile in digitale e in cd e
prossimamente in vinile "Dove lo sguardo si perde", il nuovo
progetto discografico del cantautore Mimmo Locasciulli
(etichetta Hobo, distribuito da Ada/Warner Music Italy) prodotto
da Mimmo e da Matteo Locasciulli. L'album, e il tour teatrale
omonimo in partenza il 3 maggio, celebrano il 50/o anniversario
dell'attività artistica del cantautore, che lo scorso ottobre ha
ricevuto sul palco del Teatro Ariston di Sanremo il Premio Tenco
2024 per la sua straordinaria carriera.
Nel giugno del 1975 il Folkstudio di Roma inaugurava la
propria etichetta discografica con l'album numero di serie FK
5001 dal titolo "Non rimanere là". La prima recensione
dell'album, firmata da Pietro Mondini - storico critico della
pagina spettacoli del quotidiano Paese Sera - si concludeva con
l'augurio, rivolto a Mimmo, di andare avanti, di non rimanere
là, appunto. E così è stato: con venti album di studio, quasi
duemilacinquecento concerti, collaborazioni con i nomi più
prestigiosi della scena musicale italiana e internazionale, dal
rock al pop, dalla canzone d'autore al jazz.
"Dove lo sguardo si perde" è il ventunesimo album del
cantautore, una raccolta di alcuni dei brani più acclamati del
suo repertorio riorchestrati con pianoforte, contrabbasso e
archi; impreziosisce questo progetto discografico il brano
inedito "L'amore dov'è". Dodici canzoni che hanno il
denominatore comune del sentimento dell'amore, declinato in
diverse dimensioni e forme. In chiusura la tredicesima canzone,
"L'amore dov'è" viene riproposta con l'esecuzione di Mimmo,
piano e voce, insieme al Quartetto d'archi Pessoa con i quali
Locasciulli si era già esibito in occasione del Premio Tenco
2024, con gli "strumenti del mare" costruiti dai detenuti del
carcere di Opera, sotto la guida di maestri liutai, con i legni
delle barche naufragate dei migranti.
"Lo sguardo si perde dove lo porta la mente, ma con il visto
del cuore - racconta Mimmo Locasciulli -. Il mio si è perso e
diluito nella bellezza del vivere, nei colori della gioia, nelle
ombre del dolore, nei voli di fantasia, negli enigmi dei sogni,
nei dubbi eversivi, nelle paure domate. Di tutto è rimasta una
traccia, un sentiero di continuità. Fotografie nitide, sfuocate,
casuali, coincidenti. Qui c'è il racconto. Pagine scritte e
ancora da scrivere. La leggerezza degli anni innocenti, le
speranze che hanno nutrito i miei anni, le riflessioni
nell'incertezza, l'amore dato e ricevuto e, anche, una carezza
agli ultimi nel mondo".
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