'Il padre' è uno dei drammi più alti,
forti e terribili di August Strindberg sul tema, per lui
centrale, dello scontro tra i sessi, specie all'interno del
matrimonio, della maternità e della paternità, e Gabriele Lavia
è la terza volta che negli anni vi si misura come regista e la
seconda come interprete del Capitano, vittima di una moglie
subdola e spietata e roso dal dubbio che la loro figlia non sia
sua, ora in questa spettacolare e applaudita nuova produzione
del Teatro della Toscana di cui firma anche l'adattamento, che
si replica al Quirino di Roma fino al 4 febbraio, poi sarà a
Bologna (8-11 Febbraio), Milano (15-25 febbraio), Torino (27
febbraio-11 marzo), Genova (13-18 marzo) e infine a Udine (21-23
marzo).
Una lotta feroce, cannibalesca, perfino simbolizzata da una
sorta di ring, all'interno della prigione della famiglia era la
forza delle letture precedenti. Ora questo Capitano di
cavalleria mostra evidente una nuova e più metaforica nota
esistenziale.
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