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Alessandro Bergonzoni a Bologna con 'Arrivano i Dunque'

Alessandro Bergonzoni a Bologna con 'Arrivano i Dunque'

Dal 25 al 30 marzo al "Tealtro" Duse parla di "congiungivite"

BOLOGNA, 17 marzo 2025, 15:56

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Alessandro Bergonzoni torna in teatro, al Duse di Bologna dal 25 al 30 marzo (alle 21, con recita straordinaria il 30 alle 16) con il suo nuovo spettacolo, "Arrivano i Dunque (avannotti, sole Blu e la storia della giovane Saracinesca)", messo in scena come di consueto assieme a Riccardo Rodolfi.
    "I dunque sono quelli che si pone un altrista, quelli che si pone chi fa tealtro - ha spiegato Bergonzoni alla presentazione dello spettacolo.- Inauguriamo qui, al Duse, un'epoca in cui non c'è più il teatro ma il tealtro, te, altro da te, te e altro; per l'altrista è lo stesso discorso: non capisco come si riesca a lavorare nell'arte, in tutte le arti, senza l'altro. I dunque sono quindi delle domande ma sono anche delle asserzioni, insieme ai quindi, ai perché, ai finalmente e ai per come. Il desiderio è quello di capire se questa è una conferenza stampa che riguarda la Casa dei Risvegli, se riguarda la pace o se riguarda il mio movimento, che si chiama dei rivoltosi fuori, nel senso che porto un capo rivoltato, perché mi rivolto contro la posizione del carcere in questo momento..., non mi ricordo".
    E a proposito di carcere, l'artista, da sempre in prima fila nell'impegno per il sociale, prende posizione anche sulla vicenda bolognese del traferimento di alcuni giovani detenuti nella casa cincondariale per adulti. "Abbiamo fatto un sit-in e ci sarà una fiaccolata il 21 marzo che mi vedrà con un articolo da leggere (sarò impegnato a teatro). Chiederò però alle persone che, come me, non riusciranno ad esserci di accendere una candela per una fiaccola nelle proprie case per ricordarci che 20 sono già morti quest'anno di suicidio e che l'anno scorso sono stati 90. Pensare di poter far diventare un luogo di pena per adulti un luogo dove si scaricano delle persone che dovrebbero stare in un altro luogo dovrebbe par pensare a tutt'altra situazione. E' tutto collegato, è una questione di temi che riguardano la congiungivite, della quale parlo nello spettacolo, proprio perché, mentre la congiuntivite fa offuscare l'occhio e non vedere bene, la congiungivite ha invece la visione e ti fa vedere gli offuscati", ha concluso l'artista.
    Il sipario si aprirà su un luogo scenico multifunzionale dove Bergonzoni prosegue, con il suo originalissimo linguaggio, la ricerca artistica nei territori che in questi anni lo hanno visto partecipare attivamente in prima persona ad avvenimenti sia artistici che sociali applicando fattivamente proprio la congiungivite.
   

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