minciate, in Emilia-Romagna, le
iniziative per ricordare il centenario del maestro Alberto
Manzi, che sarà il 3 novembre dell'anno prossimo: saranno un
anno di iniziative, promosse dall'Assemblea legislativa e dal
centro a lui intitolato, per ricordare lavoro per ricordare il
"maestro degli italiani", l'uomo che, attraverso "Non è mai
troppo tardi", una delle prime trasmissioni televisive, ha
insegnato a leggere e a scrivere a milioni di italiani milioni
di italiani.
Il ricco calendario di eventi, che culminerà fra un anno nel
giorno del centenario, comprende mostre, spettacoli,
cortometraggi, convegni e progetti educativi, con un logo che
richiama l'anniversario, realizzato per l'occasione
dall'illustratore Alessandro Sanna, autore anche di una serie di
disegni che rappresentano 12 verbi "simbolo" dell'opera di
Manzi.
Il Centro Alberto Manzi, con sede in Assemblea legislativa, è
nato nel 2007 e raccoglie tutto il materiale documentale e
archivistico appartenuto o realizzato dallo stesso maestro. Il
vasto archivio è a disposizione di studiosi e ricercatori per
dare impulso a un filone di ricerca sul tracciato pedagogico e
didattico di Manzi, per supportare educatori e insegnanti
fornendo idee e strumenti. Fra gli obiettivi, organizzare
iniziative culturali e di formazione o di carattere divulgativo,
rivolte in particolare a insegnanti, educatori e operatori
culturali.
"Alberto Manzi - dice la presidente dell'Assemblea
legislativa Emma Petitti - è stato una delle personalità più
originali della pedagogia italiana del '900, insignito di premi
e riconoscimenti internazionali. Impegnato in una continua
ricerca per migliorare la qualità dell'istruzione e autore di
una ricchissima produzione di libri per ragazzi, si è battuto
per la cultura della libertà e della solidarietà, contro ogni
forma di violenza e razzismo, per il rapporto equilibrato tra
l'uomo e il proprio ambiente".
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