Dopo 'Il giardino delle delizie' (2004), ispirato all'omonimo quadro di Bosch, e I colori della passione - 'The Mill & The Cross' (2011), l'incredibile viaggio nel dipinto epico di Pieter Bruegel 'La salita al calvario', l'artista, poeta, pittore, compositore, scrittore, produttore, regista teatrale e film maker polacco, Lech Majewski, completa il suo trittico ispirato ai grandi maestri del passato, accostandosi al capolavoro di Dante Alighieri con il nuovo lungometraggio 'Onirica' presentato ieri al Bif&st di Felice Laudadio.
'Field of dogs', questo il titolo originale (coproduzione Polonia, Italia e Svezia), racconta la strana narcolessia di un impiegato di un grande magazzino che attraverso i suoi sogni intraprende una visionaria rilettura contemporanea della Divina Commedia.
'Onirica' sarà distribuito in sala da CG dal 17 aprile. "Sono state difficoltà infinite nel fare questo film - ha detto il regista ieri a Bari - tra cui una davvero incredibile: non si riusciva a trovare un aratro che sembra esistano ormai solo in Cina". Per quanto riguarda la cultura italiana Majewski ha ricordato come da piccolo abbia preso un caffè con Giorgio De Chirico la cui moglie era polacca e che per lui "la cultura italiana è stata sempre la più importante a cui guardare".
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