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Simi, un racconto semiserio sull'editoria

Simi, un racconto semiserio sull'editoria

A caccia di best seller sulle operazioni di marketing

ROMA, 10 luglio 2023

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(di Paolo Petroni) GIAMPAOLO SIMI, '' SARA' ASSENTE L' AUTORE'' (SELLERIO, pp. 204 - 13,00 euro). Una libro ironico, divertente e senza cattivo gusto, come oramai capita di rado, una parodia quasi seria sul mondo dell'editoria più competitiva e alla caccia di best seller che fa ritrovare il lettore a ridere di gusto e con finezza. E' la storia di Gianfelice Sperticato autore de 'Lo scempio', romanzo di alcun successo per la sua attenzione a valori letterari e di stile, il quale per un casuale e inatteso incontro si farà coinvolgere in un gioco surreale che sembra più grande di lui, ma che saprà invece ben dominare in un finale sorprendente. Reduce da una presentazione senza pubblico, a parte alcuni vecchietti con badante entrati in libreria per godere dell'aria condizionata, deluso e rabbioso sino a fare a pezzi la sagoma cartonata di Federigo Crudeli, l'autore del più straordinario successo del momento, quasi settecentomila copie vendute di un thriller intitolato ''Acque torbide'' mal scritto e poco credibile, realizzato non sapendo che fare in una vita dorata tra barche e auto d'epoca, senza problemi economici, venduto a un'asta alla Fera del libro di Londra grazie a una manovra al rialzo di alcuni agenti e uffici stampa e lanciato in modo sapiente e con aggettivi iperbolici per cercare di rientrare dell'anticipo. Il problema è che questo giovane muore all'improvviso durante un volo in parapendio e il direttore editoriale Vinciguerra dell'Idra Media Group, che l'ha pubblicato e ne ha creato il caso, è disperato, si vede già ''mandato a presiedere un Teatro stabile'' perché prevede la caduta in borsa del titolo e gli azionisti che chiedono la sua testa, visto che ogni incremento dell'azienda è diventato impossibile, senza più l'autore di un tale record. Per Sperticato, che lo incontra ubriaco la sera davanti al suo albergo e lo aiuta, mentre il giorno dopo se lo ritrova seduto davanti a lui in treno, è l'incontro del destino beffardo, quando scopre chi lui sia. Così cerca di consolarlo, ascolta la storia di Crudeli e del suo best seller, che ''sembra scritto da una deficienza artificiale'' tanto da ''far cagare'', arrivando alla fine a affermare: ''potrei scriverne uno ogni sei mesi di questa roba'', mentre spiega che ''basta scrivere sempre la prima cosa che viene in mente e non rileggere mai neanche una sola riga'' a un Vinciguerra che lo prende subito in parola. La vita editoriale di Crudeli così riprende, grazie ai molti ''inediti'' che si dice siano stati ritrovati, grazie a Sperticato che li scrive, diventando ricco avendo ottenuto una pur minima parte dei diritti, ma sempre covando in petto una qualche insofferenza, una voglia di rivincita, specie verso quel mondo accademico di professori di letteratura italiana frustrati nei confronti della narrativa di consumo e che a lui non hanno permesso di arrivare mai in cattedra.
    Tutto sul gustoso sfondo di festival letterari, di squarci sul mondo dell'editoria e della considerazione del libro come puro oggetto di marketing, nel racconto che vive dello sguardo e la scrittura intelligente, seria e ironica di Simi, che, giocando sul filo del paradosso, fa pensare quanto vi sia di vero in quel che descrive, ma assieme quanto per fortuna non sia una realtà unica e totalizzante.
   

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