Le Borse europee hanno annullato i guadagni iniziali e sono passate tutte in negativo coi futures su Wall Street che si muovono contrastati.
A traghettare i listini verso una chiusura del mese in rosso
contribuisce il nuovo record dell'inflazione nella Ue ad agosto
(al 9,1%) che fa attendere un intervento duro della Bce la
prossima settimana sui tassi.
Le prospettive di una recessione,
già innescate dai messaggi della Fed, fanno poi scendere anche
oggi il greggio penalizzando i petroliferi. Ne risente Londra
(-1,26%) mentre Parigi cede lo 0,85% e Francoforte lo 0,55%
A Milano (-0,6%) tuttavia sul comparto del petrolio pesa più il
ricalcolo della tassa sugli extraprofitti che affossa Eni
(-4,8%) e contagia anche le utility (Terna -2,77%, Hera - 2,29%,
Italgas -2,36%). C'è timore per la crisi dell'energia nonostante
gli sforzi all'interno dell'Unione europea per fronteggiarla
mentre lo stop alle forniture del Nord Stream ha fatto risalire
il prezzo del gas. Male anche Saipem (-2%) con l'addio, peraltro
atteso, di Francesco Caio e la staffetta al vertice attingendo
dall'interno del gruppo. Ha invece allungato il passo Unicredit
(+4,99%) con gli analisti che apprezzano il sì della Bce alla
tranche da 1 miliardo del riacquisto di titoli pur di fronte a
uno scenario peggiorato.
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