"Le grandi imprese sono determinanti
nel sostenere l'economia e il finanziamento dei servizi pubblici
anche in situazioni emergenziali. Durante la pandemia la loro
contribuzione fiscale complessiva si è ridotta meno che
proporzionalmente rispetto ai ricavi".
E' quanto rileva uno studio condotto da Ey e Afi
(Associazione dei fiscalisti d'impresa) che analizza in
dettaglio la total tax contribution, la contribuzione fiscale
complessiva, delle imprese. L'analisi, condotta su un campione
di 324 società italiane appartenenti a 24 gruppi di imprese
italiani ed esteri, evidenzia come la Ttc delle imprese
partecipanti è pari 25,9 miliardi nel 2019 e 23,7 miliardi nel
2020, con una contrazione dell'8,7% che risulta inferiore
rispetto alla riduzione dei ricavi, pari al -13,4%.
Lo studio dimostra inoltre come le imposte sui redditi
rappresentino una parte relativamente ridotta di tutte le
imposte versate dalle imprese. Nel 2020 pesano infatti per il
20,6% del totale (19,7% nel 2019), insieme alle imposte sulle
transazioni (36,4% 2020, 40,9% 2019), le imposte sui redditi
(10,5% 2020, 7,3% 2019), le imposte ambientali (12,4% 2020,
12,3% 2019), le imposte immobiliari (0,9% 2020, 0,8% 2019).
Altre imposte, tasse, contributi e pagamenti obbligatori pesano
invece per il 19,2% nel 2020 e per il 19% nel 2019.
"L'obiettivo primario di questo report è dare un contributo a
un dibattito che c'è, perché in questi giorni si discute
ampiamente in Italia di disegno di legge delega sulla riforma
fiscale. Questo studio è un contributo che ci sentiamo di dare.
Abbiamo per la prima volta fornito dati che non sono pubblici,
senza giudizi di merito, solo facendo una fotografia", ha
spiegato il presidente di Afi Massimo Ferrari.
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