"Deframmentazione". E' la parola
che l'a.d. e d.g. di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, utilizza
come indicazione, come linea da seguire rispondendo a una
domanda sulla possibilità che i grandi partner europei aumentino
la reciproca collaborazione nell' ambito della difesa di fronte
all'incertezza geopolitica in atto.
Per Folgiero la deframmentazione è la strada da percorrere
"dal punto di vista logico, non c'è dubbio, è ovvio". Bisogna
però "farla accadere", dunque "si farà ma c'è bisogno di una
grande volontà politica e di uno studio e delle implicazioni
industriali per questa deframmentazione, questo allineamento
degli interessi delle forze armate e delle industrie dei vari
Paesi", ha spiegato il manager.
Occorre "fare in modo al momento di spendere di più e di
spendere meglio, che è il primo dovere di chi spende", ha
puntualizzato. Folgiero al proposito ha rispolverato un vecchio
detto: "Tutte le cose ovvie non sono mai facili, si dice che per
ogni soluzione difficile c'è sempre una soluzione ovvia, ma di
solito è sbagliata". Ne discende che "bisogna far accadere le
cose", cioè capire "quali sono le implicazioni industriali,
quali sono i venti politici e geopolitici. Siamo di fronte a una
azione che è ovviamente da fare, che è quella giusta, quella
virtuosa e poi" fare "una implementazione che nasca da un lavoro
che deve comprendere quali sono i vincoli, gli ostacoli, le
resistenze a una deframmentazione". Comunque, "avere ben chiaro
il nord magnetico aiuta la navigazione".
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