La Borsa di Milano (-0,83%) chiude
in calo, in linea con gli altri listini europei. Sui mercati
pesano i timori per i dazi annunciati da Donald Trump per il 2
aprile. A Piazza Affari scivola Prysmian (-6,2%), nel giorno del
piano strategico al 2028 e con l'annuncio di una riflessione
sulla doppia quotazione. Lo spread tra Btp e Bund conclude la
giornata a 110 punti, con il rendimento del decennale italiano
stabile al 3,89%.
Seduta negativa anche per Banco Bpm (-4,48%) dopo il parere
negativo della Bce circa l'applicazione del Danish compromise
per l'opa su Anima (-0,43%) che allontana anche la possibilità
di un rilancio di Unicredit (-0,47%) sulla banca guidata da
Giuseppe Castagna. Soffrono Stm (-4%), il linea con il comparto
europeo dei semiconduttori, e Ferrari (-3,7%). Male Pirelli
(-2,8%), con la società che ha posticipato a domani il cda. Il
board deve approvare il bilancio 2024 e tra i temi
all'attenzione c'è anche il nodo governance, la presenza del
socio cinese che frena i progetti di investimenti negli Usa.
Seduta negativa per le banche. Scende Popolare Sondrio (-1%),
Intesa (-0,7%) e Bper (-0,4%). Poco mossa Mps (+0,01%) mentre
Mediobanca cede l'1%. Nel listino principale in luce Cucinelli
(+2,1%). Bene anche Leonardo e Saipem (+1,5%) e Eni (+1,1%).
Positiva Terna (+0,5%), all'indomani dell'aggiornamento del
proprio piano industriale e con S&P e Moody's che hanno
confermato il rating a lungo termine.
Poco mossa Mfe-Mediaset con le azioni di tipo B che cedono lo
0,25%, in attesa delle mosse del Cda per Prosieben (+1,3%).
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