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Con i dazi Borsa e spread in rosso, paura per la crescita

Con i dazi Borsa e spread in rosso, paura per la crescita

Def, ipotesi cifra sotto 1%. Confindustria, aiuti dai fondi Pnrr

ROMA, 07 aprile 2025, 21:26

Redazione ANSA

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Il 'Liberation Day' di Trump lascia la Borsa di Milano a picco per la terza seduta consecutiva con perdite, poi rientrate a -5,18% in chiusura, fino a oltre il 7%. E l'incertezza fa volare lo spread fin sopra 130, ai massimi di novembre: gli investitori non colgono l'invito della politica a evitare "allarmismo" e temono per la crescita dell'Italia, particolarmente esposta all'export verso gli Usa, con il Def di prossima pubblicazione che dovrà operare una revisione al ribasso rispetto alle stime di settembre. E fare i conti con le categorie economiche che chiedono aiuti.

Si apprende intanto che  i dazi che l'Ue metterà in campo dal 15 aprile in due tranche - l'altra è prevista il 15 maggio - prevedono tariffe sui prodotti americani fino al 25%. Sono specificati i codici delle categorie di prodotti che saranno sottoposte alle misure dell'esecutivo comunitario. Gran parte delle tariffe è al 25% ma per diverse categorie i dazi saranno al 10%. 

Wall Street dopo essere sprofondata sembra aver reagito allo stop and go della Casa Bianca sui dazi: poco prima della chiusura il Dow Jones cede l'1%, lo S&P sale dello 0,3% e il Nasdaq guada lo 0,2 per cento.

Anche i mercati azionari del Vecchio continente sono ancora in scivolata: la Borsa peggiore è stata quella di Madrid, che ha chiuso con un ribasso del 5,1%, seguita da Parigi e Amsterdam in calo del 4,7%. Londra ha ceduto il 4,4% finale, mentre Francoforte ha perso il 4%. In tutto sono stati bruciati oltre 683 miliardi con un rosso di 1.924 miliardi di euro dall'annuncio.

Bankitalia e Confindustria avevano già anticipato una crescita di appena lo 0,6%, dimezzata rispetto all'1,2% del Piano strutturale di bilancio. Una valutazione che non prende in considerazione gli effetti di ritorsioni commerciali, incertezze, risposta dell'Europa con un negoziato che è appena agli inizi. C'è un osservato speciale che è lo yuan cinese, dove una svalutazione da parte di Pechino come risposta ai dazi al 34% di Trump darebbe una sterzata drammatica alla guerra commerciale. E c'è l'effetto 'impoverimento' per le famiglie con Piazza Affari in caduta libera, zavorrata dal forte peso delle banche arrivate a perdere il 12%.  L'ipotesi 'tecnica' per il Def in arrivo al Consiglio dei ministri di mercoledì punta su una crescita sotto l'1%.

Numeri che impatterebbero sul debito, su cui c'è da conteggiare anche il maggior costo dei Btp per il Mef: con lo spread che ha chiuso a 125, i Btp al 3,86% pagano 40 centesimi in più rispetto a sei mesi fa anche per l'effetto della 'svolta' di Berlino sulla spesa militare. Non servirebbe una correzione grazie alle nuove regole di bilancio, e qualche stimolo al Pil troverebbe appoggi nel clima politico creato dalla deroga tedesca al Patto di stabilità per la difesa. Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, chiede di attingere ai fondi europei per la coesione e Transizione 5.0 per un nuovo piano di incentivi agli investimenti. 

"È stato ribadito che una 'guerra commerciale' non avvantaggerebbe nessuno, né l'Unione Europea né gli Stati Uniti. È emersa la necessità di affrontare il tema con determinazione e pragmatismo, perché ogni allarmismo rischia di causare danni ben maggiori di quelli strettamente connessi con i dazi".

Lo riferisce la nota di Palazzo Chigi al termine della riunione fra la premier Giorgia Meloni e i ministri "per un approfondimento sul tema dei dazi imposti dagli Stati Uniti e le possibili implicazioni per l'economia italiana". 

 Nella riunione a Palazzo Chigi "per un approfondimento sul tema dei dazi imposti dagli Stati Uniti e le possibili implicazioni per l'economia italiana", i ministri "hanno illustrato" alla premier Giorgia Meloni "le diverse ipotesi allo studio per sostenere le filiere produttive e rilanciare la competitività delle imprese. Proposte che saranno al centro del confronto con le categorie produttive, in programma per domani". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi. 


   

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