Serve una visione strategica per il vino italiano, il tempo delle reazioni isolate è finito.
Tra export, dazi e trasformazione radicale dei consumi tra i giovani, sono a rischio 2 miliardi di euro in un mercato, quello Usa, difficilmente sostituibile.
È l'appello lanciato da
Federvini al Vinitaly. "Serve una regia e una visione di ampio
respiro - ha detto il presidente di Federvini Micaela Pallini -
difendere il vino oggi significa salvaguardare l'immagine
dell'Italia nel mondo. I dazi del 20% sui vini italiani,
infatti, rischiano di estrometterci dagli scaffali americani a
vantaggio di altri concorrenti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA