"Faremo quello che dobbiamo fare.
Abbiamo con noi la volontà degli Stati americani di averci come
investitori. Abbiamo con noi anche il livello politico cinese
che assolutamente è felice che noi ci siamo. Gli articoli su
Pirelli (legati all'anniversario di 20 anni di presenza in Cina)
oggi erano sul Giornale del Popolo, sull'Agenzia di Stato:
abbiamo un totale supporto politico" E, sottolinea Tronchetti,
anche "il governo italiano ovviamente sa che Pirelli è
un'azienda strategica e che ha tecnologie che non ha nessun
altro nel mondo dei pneumatici e dei software connessi alle case
auto. È sempre attento".
Pirelli lavora "sempre in un'ottica di collaborazione, senza
rotture. Stiamo cercando proprio di fare quello che vogliono le
autorità cinesi: avere 5 mila posti di lavoro è un bel segnale.
E' in America abbiamo investimenti dell'ordine di un miliardo,
forse anche più, e nuovi posti di lavoro almeno per mille
persone. Abbiamo il Messico che ha una grande produzione ma
vogliamo averla in America. E' un anno che ci lavoriamo, non
c'entrano i dazi, è solo perché noi dobbiamo svilupparci anche
in America, stiamo lavorando da tempo e siamo vicini a un
accordo per farlo. Bisogna avere pazienza e le cose si
risolvono".
C'è fiducia in una soluzione entro il cda del 28 aprile? "Ho
fiducia nella forza della nostra tecnologia, fiducia nel fatto
che bisogna arrivare a una soluzione. E la soluzione sarà solo
negli interessi di Pirelli. Oggi il mondo è turbolento, ma noi
passiamo in mezzo, abbiamo tecnologie e uomini, siamo nel mondo,
siamo in 160 paesi, rispettando le leggi di tutti i 160 paesi.
Figuriamoci quelle americani".
La ricerca di una soluzione prenderà una strada sull'assetto
azionario o sulle regole di governance? "Prenderà una strada...
Io so dove è il punto d'arrivo, poi ci arriviamo. Come sempre
nella vita, poi arriviamo".
Più in generale, Pirelli ha allo studio un 'piano di
emergenza' per affrontare il contesto economico innescato dalla
crisi dei dazi? "Io sono lì da 39 anni, è da 39 anni che abbiamo
piani di emergenza e sempre li abbiamo superati", risponde
Tronchetti: "In questo caso noi abbiamo Un vantaggio, siamo in
una fascia tecnologica dove la domanda tiene ancora, siamo
leader nella parte software e connessioni fra il terreno e il
sistema di controllo della vettura, non ce li ha nessuno noi
siamo gli unici a averlo. Abbiamo sviluppato una tecnologia che
sviluppiamo da 25 anni".
"Come sempre - sottolinea - ci sono strade che diventano più
in salita, poi diventano autostrade. Adesso, forse, fra un po'
imboccheremo l'autostrada".
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