Ha chiuso in forte rialzo Piazza
Affari all'indomani del congelamento per 90 giorno dei dazi Usa
annunciato dal presidente Donald Trump. L'indice Ftse Mib ha
guadagnato il 4,73% a 34.277 punti, tra scambi fiume per 5,68
miliardi di euro di controvalore. Poca cosa comunque rispetto
agli oltre 9,1 miliardi dello scorso 4 aprile e ai 9 miliardi
della seduta successiva.
Positivo l'intero paniere dei grandi titoli, in rialzo a
124,4 punti lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il
rendimento annuo italiano in calo di 6 punti a quasi 3,82% e
quello tedesco di 1,3 punti al 2,57%.
Brillante Unicredit (+8,36%), regina del paniere, insieme al
resto del comparto bancario sia in Italia sia in Europa. Sul
trono anche Tim (+8,31%), che secondo gli analisti di Exane Bnp
Paribas è destinata a fare meglio del listino (outperform).
Seguono Banco Bpm (+7,58%), Fineco (+7,48%), Nexi (+7,4%), su
ipotesi di un rialzo del dividendo, Popolare Sondrio (+5,84%),
Intesa (+5,77%), Bper (+5,75%) ed Mps (+4,77%). In campo
industriale si è distinta Prysmian (+7,5%), premiata dagli
analisti di Banca Akros che ne hanno raccomandato l'acquisto
elevando il prezzo obiettivo del 44% a 65 euro. In luce anche
Interpump (+7,18%), Saipem (+4,9%). Sono salite meno dell'indice
Ferrari (+4,23%), Leonardo (+3,9%), Amplifon (+3,86%),
Mediobanca (+3,84%), Iveco (3,11%), Eni (+2,88%), Snam (+2,84%),
Enel (+2,65%) e Stellantis (+2,59%). In quello che può essere
definito come il giorno del riscatto, chi ha fatto peggio ha
guadagnato l'1,32% come Italgas e lo 0,9% come Diasorin.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA