Si muovono ancora in ordine sparso
le principali borse europee a metà giornata con Milano (+1%) in
testa davanti a Madrid che si mantiene sulla parità. In lieve
calo (-0,2% circa) Londra, Francoforte e Parigi. Ancora
negativi i future Usa con il prevalere di un clima di incertezza
sui dazi nonostante le ultime aperture del presidente Usa Donald
Trump. Meglio delle stime gli indici Ifo tedeschi, in arrivo
invece dagli Usa l'indice della Fed di Chicago, le richieste di
sussidi, gli ordinativi di beni durevoli, le vendite di case e
gli indici della Fed di Kansas City.
Risale sopra i 112 punti lo spread tra Btp e Bund decennali
tedeschi, con il rendimento annuo italiano in calo di 4,8 punti
sotto al 3,58% e quello tedesco di 3,6 punti punti a meno del
2,46%. Si conferma debole il dollaro sotto 0,88 euro, a 142,58
yen e a 0,75 sterline. Riparte l'oro (+0,22% a a 3.337,04
dollari l'oncia), accelera il greggio (+1,3% a 63,08 dollari al
barile) e segna il passo il gas (-1,17% a 33,75 euro al MWh).
I conti trimestrali spingono Stm (+5,59%) e Saipem (+4%). Più
cauta Eni (+1,66%), brillante invece Renault (+2,25%), insieme
a Ferrari (+2,2%), Porsche (+1,76%) e Stellantis (+1,4%). Poco
mosse invece Volkswagen (+0,4%) e Bmw (+0,22%) dopo i dati sulle
immatricolazioni in Europa. Effetto conti anche su Bnp (-3%),
Essilux (-2,57%) e Kering (-3,69%). In ordine sparso le banche.
Corre Mediobanca (+2,54%), la cui lista ha prevalso in assemblea
a Trieste per il rinnovo del vertice di Generali (+0,9%). La
seguono Mps (+2%), Bper (+1,73%), Banco Bpm (+1,27%), che
riunisce oggi il Cda, Popolare Sondrio (+0,89%), Intesa (+0,47%)
e Unicredit (-0,23%), Segno meno anche per NatWest (-0,92%),
SocGen (-0,76% e Commerzbank (-2,12%).
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