Due milioni e mezzo di euro dal
2024. E' quanto verrà stanziato in assestamento di bilancio per
anticipare il rinnovo dei contratti degli 8mila lavoratori e
lavoratrici delle cooperative sociali, senza adeguamenti
retributivi dal 2019. Lo prevede un emendamento della giunta
provinciale depositato martedì e che era stato sollecitato più
volte anche dalle organizzazioni sindacali. "Si tratta
sicuramente di un passo avanti positivo e ne diamo atto al
presidente Fugatti - fanno notare in una nota i segretari
provinciali di Cgil, Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e
Walter Alotti con i rappresentanti delle categorie Luigi
Diaspro, per Fp Cgil, Lamberto Avanzo per Fisascat Cisl e Andrea
Bassetti per Uil Fpl-. Confidiamo però che in Consiglio
provinciale, durante la discussione sull'assestamento, la Giunta
trovi ulteriori risorse per ridurre la perdita di potere
d'acquisto di questi lavoratori che non vedono un aumento di
stipendio da ben quattro anni mentre il contratto provinciale è
fermo da più di quindici anni".
Mentre l'inflazione tra il 2022 e i primi cinque mesi dell'anno
in Trentino è stata pari in media al 18%, le risorse stanziate
dalla Giunta possono garantire aumenti di circa il 4%,
anticipando il contratto nazionale, per i circa 8mila
lavoratrici e lavoratori impiegati nelle cooperativi che si
occupano di educazione all'infanzia, inserimento lavorativo e
assistenza.
Per Cgil Cisl Uil nell'ambito del confronto in consiglio
provinciale si possono trovare ulteriori risorse anche sul
fronte della qualificazione e del potenziamento dei servizi, in
particolare per l'assistenza agli anziani sul territorio.
"Nelle settimane scorse", ricordano i tre segretari nel chiedere
di aumentare il fondo di assistenza del Protocollo di finanza
locale "sono andati deserti i bandi del servizio di assistenza
domiciliare di ben tre Comunità di valle. Bisogna innalzare
subito le basi d'asta e modificare i capitolati per la piena
applicazione dei contratti e per garantire gli adeguamenti
costanti del costo del lavoro. Si tratta di prerequisiti per
rafforzare il servizio a favore degli utenti su tutto,il
territorio provinciale".
Oggi più che mai, infatti, anche il settore dell'assistenza
risente del calo demografico e dell'invecchiamento della
popolazione lavorativa e quindi è sempre piu difficile trovare
operatori, anche perché molti optano per i concorsi pubblici a
partire da quelli dell'azienda sanitaria e delle Apsp. "Non si
può dimenticare che queste figure professionali svolgono un
ruolo centrale nei settori educativi e assistenziali nei
confronti di bambini e persone più fragili, tra cui moltissimi
anziani. Non potenziare questo settore, anche attraverso i
riconoscimenti contrattuali, rischia di ridurre la qualità dei
servizi verso le famiglie sul territorio. Per questo apprezziamo
lo sforzo fatto dalla Giunta, ma crediamo si possa fare un
investimento ulteriore", aggiungono i sindacalisti che nello
stesso tempo esortano anche la Cooperazione ad aprire il
confronto con i rappresentati dei lavoratori per discutere il
rinnovo contrattuali. "Un primo passo sul piano delle risorse è
stato fatto. E' ora di avviare la trattativa", concludono.
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