"In Abruzzo su 370mila
pensionati, 40mila hanno un assegno mensile inferiore a 500
euro. Tutto ciò è scandaloso, non è accettabile più questa
disparità economica. Efficaci politiche di contrasto alla
povertà devono essere la priorità e dunque, ad esempio, basta
mancette e fondi a pioggia a discrezione dei consiglieri a fine
anno, le risorse devono essere prima di tutto funzionali a
progetti per migliorare le condizioni di vita degli abruzzesi".
Lotta e contrasto alla povertà economica e stop ad una
tradizione natalizia in Consiglio regionale dei fondi a pioggia,
sono gli impegni presi dal professor Luciano D'Amico, ex rettore
dell'Università di Teramo, e candidato della coalizione di
centrosinistra e M5s alle elezioni regionali di marzo.
D'Amico, dopo la prima conferenza stampa di alcuni giorni fa
a Pescara, si è presentato all'Aquila in un incontro promosso da
Demos dal titolo "Nessuno si salva da solo. La politica al
servizio degli ultimi", alla presenza del coordinatore regionale
di Demos, Alfonso D'Alfonso, e del deputato Paolo Ciani,
segretario nazionale Demos. Nell'ultimo bilancio sono stati
oltre 1.400 i destinatari dei circa 13 milioni di euro stanziati
a pioggia con un accordo bipartisan a fine anno.
Sulla stessa lunghezza d'onda Alfonso D'Alfonso, da sempre
contrario ai fondi a pioggia: "La priorità della Regione Abruzzo
dopo le elezioni di marzo, e con la vittoria di Luciano D'amico
devono essere la lotta alla povertà, la sanità e l'accoglienza.
Ci sono in particolare 6 milioni di italiani a rischio
indigenza, e allora le risorse dovranno essere concentrate su
questo fronte, tutte diritto alla casa, alla salute di mandare i
figli a scuola. per i disabili, per l'assistenza sociale.
Pertanto basta con lo scandalo dei fondi a pioggia di fine anno,
per sagre e feste. I fondi per le attività e associazione
culturali vanno stanziati solo con regolari bandi".
Ciani ha invece affrontato il tema dell'immigrazione: "tutti
gli italiani stanno vedendo come il centrodestra abbia fatto
solo propaganda, senza alcun riscontro con la realtà vera,
abbiamo subito per anni una predicazione dell''odio. Eppure
abbiano il 10% dei cittadini non italiani, lavoratori onesti,
che contribuiscono a mandare avanti il Paese. Ebbene anche loro,
a destra, sono considerati abusivi, barbari invasori. Occorre
uscire dalla retorica dell'invasione e lavorare ad un ad una
nuova strategia dell'accoglienza e dell'inclusione". Per
D'Amico, "l'impegno è quello di elaborare e realizzare un
progetto di governo che vada in una direzione della risposta ai
bisogni. Per quello che riguarda l'immigrazione, blocchi navali
e chiusura dei porti sono propaganda".
In merito alla coalizione, il professore ha infine
sottolineato che "il mio auspicio è che Azione possa affiancarsi
a tutte le altre forze politiche che hanno dato vita ad Abruzzo
insieme, perché di un'anima riformista c'è necessità. Con Azione
c'è un confronto ma, assicuro, nessun mercanteggiamento".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA