Girare l'Italia, dalle città più
grandi a quelle più piccole, per raccontare le eccellenze del
made in Italy, per mettere in vetrina quello che funziona e
aiutare le impese a creare valore. Sono gli obiettivi del
roadshow 'Made in Italy', progetto nato nel 2021 da un'idea
dell'imprenditore ed esperto di comunicazione Roberto Santori,
founder di Made in Italy community. La prima tappa è stata
organizzata nel Palazzo dell'acqua di Bari e ha visto presenti,
oltre a Santori, anche Francesca Portincasa, direttrice generale
di Acquedotto pugliese; Marina Lalli, presidente di Federturismo
Confindustria; Daniela Caputo, marketing, communication &
innovation director di ManpowerGroup Italia; Mario Bisceglia,
ceo di Acqua Orsini, Sorgenti italiane regionali; Vincenzo
Divella, amministratore delegato di Divella. Sono intervenuti
anche Alessandro Sannino, professore ordinario di Scienza dei
materiali dell'università del Salento; Andrea Tanzi, general
manager di Roboze; Luisa Lanza, dirigente dell'ufficio di
coordinamento della gestione-dg unità di missione Pnrr Mur del
ministero dell'Università e della ricerca; Gennaro Mucciarella,
regional manager di Adriatica ManpowerGroup Italia; Gabriele
Albani, Ceo di Teleperformance Knowledge Services Italy.
"Le aziende italiane sono accolte ovunque per la creatività -
spiega Santori - per l'ingegno, per la precisione. Ma pecchiamo
in altri contesti, perché il nostro Dna non ci porta a fare
squadra, a fare sistema, siamo molto individualisti".
L'obiettivo è, dunque, "aiutare le imprese a raccontarsi - ha
chiarito Santori - perché spesso la narrazione negativa fagocita
anche le eccellenze che possiamo esprimere".
Durante l'evento sono stati presentati i risultati
dell'indagine di scenario 'Made in Italy', messa a punto da
Teleperformance knowledge services, con dati nazionali
confrontabili con quelli regionali. E' emerso, tra l'altro, che
in Puglia le caratteristiche associate al made in Italy sono
selezione, controllo e legame con il territorio (16%),
creatività e innovazione (12%), produzione simil-artigianale
(16%). Nella regione il made in Italy è riconosciuto come un
prodotto esclusivo e uno status symbol, premiato anche per la
sostenibilità del processo produttivo. Inoltre, l'88% degli
italiani è disposto a pagare il 20% in più pur di avere un
prodotto made in Italy, nel caso della Puglia la disponibilità
di spesa sale al 22%.
"Investire in prodotti del Made in Italy significa trasferire
valore al proprio territorio - commenta Albani - e in Puglia
questo messaggio è sentito in modo più forte".
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