"Bisogna riconquistare la
rappresentatività dell'industria italiana. Serve un vero
imprenditore, credibile. A Confindustria serve una cosa
soprattutto: riconquistare la rappresentatività dell'industria
italiana". Così a Repubblica l'ex vicepresidente di
Confindustria Alberto Bombassei.
Il futuro presidente dovrebbe avere "statura e competenza che
lo renda credibile nei confronti delle istituzioni sia nazionali
che europee. E poi la capacità di chiamare con se una squadra
altrettanto forte e autorevole insieme a un dg che risponda in
piena sintonia ai bisogni degli associati". Infine "la
provenienza da un settore di manifattura industriale che oggi è
in transizione verso la digitalizzazione spinta dei processi".
Rispetto alle polemiche tra l'Associazione e il presidente di
Federacciai Antonio Gozzi per la sua esclusione dalla corsa,
Bombassei afferma: "Non parlerei di polemiche, ma di una
legittima richiesta di maggiore chiarezza su decisioni così
importanti come l'esclusione di un candidato forte e autorevole.
La nostra casa comune guadagna in autorevolezza tanto più è
chiara e trasparente, e su questo mi pare abbiamo parecchia
strada da fare. In un cda di una nostra impresa, che è il
corrispondente del Consiglio generale di Confindustria,
un'informativa e le spiegazioni ricevute ieri non sarebbero
ritenute sufficienti per motivare decisioni importanti".
In gioco ora ci sono Edoardo Garrone ed Emanuele Orsini. "Non
mi esprimo personalmente, stimo e rispetto coloro che si mettono
a disposizione dell'associazione. Credo però sia giusto
ricordare che larga parte della manifattura italiana il proprio
candidato lo ha indicato chiaramente e in maniera trasparente e
secondo le regole stabilite. Ed è quello che a ora è sparito".
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