"I blocchi, che si contano a
centinaia negli ultimi cinque anni, producono danni milionari e
colpiscono direttamente gli appaltatori alla logistica". È
quanto fa notare la deputata Michela Vittoria Brambilla nel
corso dell'interrogazione a risposta scritta riguardo le
proteste dei militanti che impediscono il transito di merci
all'interno dei poli logistici delle aziende della Grande
distribuzione organizzata. "Ormai da anni - specifica la
parlamentare - alcune sigle sindacali 'autorganizzate'
effettuano blocchi di protesta, impedendo il transito dei
prodotti e l'ingresso dei lavoratori".
Rivolgendosi al governo e, in particolare, al ministro
dell'Interno Matteo Piantedosi, Brambilla ha chiesto se non si
"ritenga opportuno individuare misure legislative e
amministrative finalizzate a contrastare il fenomeno dei blocchi
ai poli logistici" che, negli ultimi due anni, hanno coinvolto
numerose aziende, tra cui figurano Consorzio Conad, Esselunga,
Coop Alleanza, Maxi Di, Unicomm, Alì, Unes, il Gigante, Tigros e
Penny.
"Tutto ciò - aggiunge Brambilla - non ha nulla a che vedere con
le normali relazioni sindacali. Si tratta di ricatti ed
estorsioni, che hanno conseguenze gravissime sulle imprese e sul
tessuto sociale".
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