Nuovo contratto integrativo
provinciale per il personale delle cooperative sociali che
svolge attività in ambito socio-sanitario, socio-assistenziale,
educativo dei nidi di infanzia e nell'educazione scolastica.
L'intesa - sottolinea una nota della Federazione - arriva dopo
18 anni dalla precedente scadenza, ed una trattativa avviata nel
2019 che, dopo la pandemia e la ripresa della possibilità degli
incontri in presenza, ha visto infine la chiusura dei lavori.
Troverà applicazione a partire dal primo gennaio prossimo. "
Questo accordo, frutto di un lungo e impegnativo percorso,
migliorerà significativamente la qualità del lavoro dei nostri
operatori, ed avrà ricadute positive anche sui servizi erogati
dalle nostre cooperative. Grazie alla proficua collaborazione
con la Giunta provinciale sono state ottenute le risorse
necessarie per riconoscere gli aumenti contrattuali del rinnovo,
un risultato che dimostra l'impegno dell'Ente pubblico per
sostenere un settore strategico come quello del welfare",
dichiara Roberto Simoni, presidente della Cooperazione Trentina.
Anche il referente sindacale della Federazione Italo Monfredini
commenta positivamente l'accordo: "non tutti gli obiettivi sono
stati raggiunti, ma c'è la concreta prospettiva che ci porterà a
raggiungere la soddisfazione dei lavoratori e delle imprese, e
soprattutto degli utenti. "Non è una coincidenza - osserva
Paolo Fellin, rappresentante delle cooperative sociali - che
l'approvazione del testo avvenga proprio in concomitanza con la
discussione e l'approvazione del Bilancio di assestamento della
Provincia Autonoma. Questo settore dipende quasi interamente
dalla finanza pubblica per le proprie attività. Abbiamo agito
con prudenza per evitare di creare un elenco di desideri
irrealizzabili, cioè una serie di disposizioni che, per mancanza
o insufficienza di finanziamenti, non potrebbero essere
attuate." Le parti riconoscono alla Giunta provinciale di aver
trovato i fondi per sostenere gli aumenti contrattuali del
rinnovo del Contratto nazionale di lavoro (che per il biennio
2024 - 2025 ammontano a circa un + 13,4%); un passaggio per
nulla scontato. Per quanto riguarda il Contratto integrativo, le
risorse non sono ancora del tutto sufficienti a coprire i
maggiori costi, ma c'è un impegno della Provincia a reperire le
risorse mancanti con la prossima legge finanziaria.
"Abbiamo cercato di migliorare in maniera significativa la
qualità della vita lavorativa delle persone che lavorano nel
nostro mondo e specularmente anche della qualità della loro vita
non lavorativa, dedicando grande attenzione al tema della
flessibilità che si scarica sulle spalle delle nostre socie e
delle nostre lavoratrici", prosegue Fellin.
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