"Ormai è chiaro che nella non
politica economica del governo Meloni-Giorgetti il canovaccio è
sempre lo stesso. E così stamattina emerge ancor più nitidamente
che, come già avvenuto nelle precedenti due, anche in questa
terza manovra dell'esecutivo di destra sarà calata la scure
sulle pensioni, sia in termini di taglio alla rivalutazione
delle pensioni medie, sia in termini del solito allungamento
delle finestre di pensionamento anticipato, che di fatto si
traduce in un aumento dei requisiti anagrafici". Lo scrive in
una nota Gianmauro Dell'Olio (M5S), vicepresidente della
Commissione bilancio della Camera. "Nel primo caso - aggiungono
- dopo aver falcidiato la rivalutazione delle pensioni oltre 4
volte il minimo, ovvero 2.200 euro lordi al mese, adesso si
valuta un inasprimento del taglio alla rivalutazione delle
pensioni intorno alle 5 volte il minimo, grosso modo 2.500-2600
euro lordi al mese, con cui spesso vivono nonni, figli e nipoti.
Insomma, un massacro, come peraltro lo ha definito un ex
sottosegretario leghista, Alberto Brambilla, come se questi
assegni configurassero delle pensioni da nababbo. E'
semplicemente agghiacciante che il governo non sappia andare
oltre le solite misure applicate a ogni Legge di bilancio,
raschiando il fondo del barile sempre a spese dei pensionati".
"M5S - prosegue - da tempo avanza sulle pensioni proposte
ragionevoli ed economicamente più sostenibili della farsesca
promessa leghista di quota 41, che ormai sta definitivamente
bruciando nel falò delle promesse elettorali a buon mercato in
compagnia delle pensioni minime da mille euro e della flat tax
per tutti. Per il M5S bisognerebbe invece rendere strutturale la
flessibilità in uscita per chi svolge lavori gravosi o usuranti
e introdurre una sorta di Ape contributivo, che potrebbe
consentire alle persone di lasciare il lavoro a 63-64 anni, con
20 di contributi, percependo un assegno legato ai soli
contributi maturati. Poi a 67 anni si rilascerebbe anche la
quota retributiva, ipotizzando nei 3 o 4 anni intermedi una
staffetta generazionale che accompagni i giovani verso il
lavoro".
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