In una fase di debolezza della domanda di credito da parte delle imprese e riflessi delle incertezze congiunturali e geopolitiche sui settori centrali per il territorio e sui comparti produttivi più strettamente legati all'export, il Fondo di garanzia per le PMI rappresenta uno strumento fondamentale di politica economica che, in questi anni, ha dimostrato di favorire con efficienza ed efficacia l'accesso al credito delle imprese.
È il tema posto dalla
Presidente della Commissione regionale Abi Abruzzo, Valeria Nina
Franceschini, nel corso di una sessione conclusiva della
Commissione per il 2024 concentrandosi sulle prospettive
economiche dell'Abruzzo.
"Sul tema delle garanzie e della collaborazione
pubblico-privato - ha affermato Franceschini - ruota
l'opportunità di attivare nuovi investimenti in particolare
nell'area delle filiere strategiche".
In numeri, si rileva che in Abruzzo, tra gennaio e settembre
2024, il Fondo ha registrato 3.673 domande accolte, attivando
oltre 703 milioni di euro di nuovi finanziamenti con particolare
riferimento ai settori del commercio all'ingrosso e al
dettaglio; lavori di costruzione specializzati e costruzione di
edifici; attività dei servizi di ristorazione; trasporto
terrestre e mediante condotte; fabbricazione di prodotti in
metallo; coltivazioni agricole e prodotti animali.
Uno scenario che sarà portato all'attenzione dell'Osservatorio
regionale sul credito di recente costituzione e finalizzato a
promuovere un confronto istituzionale periodico sui temi
dell'accesso al credito, sugli effetti delle misure economiche a
carattere regionale e sulle necessarie strategie pubbliche anche
per il rilancio economico-sociale delle aree interne.
In questo ambito secondo Franceschini "sarà possibile
approfondire tali aspetti anche nel prosieguo delle iniziative
info-educative con le Università abruzzesi che hanno visto
l'attiva partecipazione della Commissione Abi negli ultimi
anni".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA