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Distretto di Firenze ha perso 112 pelletterie, 4.000 in Cig (2)

Distretto di Firenze ha perso 112 pelletterie, 4.000 in Cig (2)

FIRENZE, 06 febbraio 2025, 20:06

Redazione ANSA

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"La rigenerazione del settore in relazione a questa dura crisi - sottolinea la sindaca Claudia Sereni in una nota - parte dall'incremento di qualità, mediante una certificazione da adottare, e dalla legalità, con un riconoscimento specifico dei nostri maestri artigiani e della formazione, che fanno la differenza, sotto ogni profilo". "Non siamo - aggiunge Sereni - davanti a destini personali, ma a un destino comune del territorio metropolitano per il quale possiamo salvarci solo se lavoriamo tutti insieme per dare avvio a strategie di tutela, per le quali si lavora in Regione, e soprattutto di rilancio".
    Rilancio, è stato detto, che parte da alcuni fattori: una riprogettazione dei modelli produttivi, di tutela e certificazione dei prodotti veri made in Italy e made in Tuscany, e nuove strategie di formazione. La Regione Toscana ha potenziali linee di finanziamento e sostegno che potranno essere sostenute anche da diversi bandi finanziati in maniera importante con fondi della commissione europea e non solo.
    "Quello che propone la Città Metropolitana - continua Sereni - è di candidare questo settore della pelletteria e questo territorio ad essere un laboratorio sperimentale di politiche attive, nuovi modelli, nuovi percorsi di formazione su cui poter progettare anche le nuove linee di finanziamento". La politica, prosegue, "deve tornare protagonista nelle politiche industriali, manifatturiere di massimo valore per l'identità e la sostenibilità economica dei territori e del nostro straordinario Paese. Non possiamo vivere di solo turismo e enogastronomia". La crisi, sostiene sempre Sereni, ha "smascherato tutte le debolezze di un sistema". Da ripensare allora la filiera, dalla prototipia alla vendita. Per fare questo però serve la partecipazione e collaborazione con le griffe. Martedì scorso si è tenuto il tavolo regionale della moda dove si tratta la complessità di questo ambito in tutti i suoi settori: dalle concerie all'abbigliamento fino alla metalmeccanica".
    Dal tavolo regionale sono emerse diverse linee di azione, da quelle necessarie per tutelare il lavoro e la sopravvivenza delle imprese (ammortizzatori sociali e sostegno al credito), a quelle di un possibile rilancio del settore, puntando su formazione e nuove filiere produttive.
    Tra le esigenze e proposte relative al vademecum proposto dal presidente Giani che riguarda ammortizzatori, formazione, rapporti industrie, fondi e moratoria, è emersa la necessità di fare tavoli di lavoro specifici per ogni settore che ha proprie peculiarità. Ne sarà referente, anche per la Regione, la consigliera delegata Claudia Sereni.
    Sempre durante l'incontro si è parlato della proposta di Confindustria Firenze, che ha attivato un progetto con lo scopo di elaborare un nuovo modello di distretto. Il progetto, è stato spiegato, vuole essere una base per avviare una rigenerazione del distretto che prenda il via dalla sue radici storiche, e sarà condiviso con tutti gli attori del tavolo.
   

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