"L'impianto generale della norma
che mette al centro le imprese" e "la volontà di dare continuità
ad una strategia di gestione del turismo, iniziata con la
costituzione degli ambiti, sono i due punti che più di altri ci
convincono", del testo unico del turismo della Toscana. Lo ha
detto Nico Gronchi, presidente regionale di Confesercenti che
giovedì sera a Firenze ha organizzato un incontro con tutti i
delegati provinciali del settore turistico. Tuttavia, spiega
ancora Gronchi, "rimangono dubbi e preoccupazione tra gli
operatori per il ruolo pesante che si scaricherà sui Comuni e su
questioni come il cambio di destinazione d'uso, per i quali
spingeremo affinché i regolamenti non creino ulteriori problemi
o penalizzazioni ad imprese e operatori".
In rappresentanza degli albergatori, Fabio Cenni ha esposto i
dubbi su alcuni aspetti della legge, a partire dagli aspetti
sull'esercizio di attività di affittacamere professionali e bed
and breakfast, consentita esclusivamente in immobili e unità
immobiliari aventi ai fini urbanistici destinazione d'uso
turistico ricettiva. Gli imprenditori si chiedono come possa
fare il cambio di destinazione d'uso chi esercita la propria
attività in un immobile in affitto, oppure che cosa succeda se
il titolare è contrario, oppure quali siano gli eventuali costi
che devono sostenere.
"L'obiettivo principale è quello di garantire una normativa
chiara e omogenea che, pur riconoscendo la complessità e la
varietà dei nostri territori, sappia offrire risposte concrete
da un lato alle nuove esigenze del turismo, e dall'altro a
quelle delle imprese e degli operatori del settore - ha spiegato
l'assessore al turismo Leonardo Marras presente all'incontro con
il presidente della commissione sviluppo economico Gianni
Anselmi -. Intendiamo promuovere un 'patto con l'impresa' per il
governo del fenomeno turistico, puntando su una gestione
condivisa e su regole che possano rendere il settore più
competitivo e sostenibile".
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