Cna Alto Adige esprime "forte
preoccupazione" per l'impatto sul traffico dei numerosi cantieri
pubblici previsti a Bolzano tra il 2025 e il 2027, "senza alcuna
soluzione alternativa nemmeno per eventuali emergenze".
Durante un incontro con le associazioni di categoria,
l'assessore comunale alla viabilità, Stefano Fattor, ed il
dirigente Ivan Moroder hanno illustrato il cronoprogramma. I
lavori inizieranno nell'estate 2025 con via Grandi, via
Avogadro, il sottopasso via Einstein-via Galvani, il Polo
bibliotecario ed il Park Vittoria. È già attivo il cantiere del
Polo ospedaliero con nuova viabilità e Ztl.
Nel 2026 si aggiungeranno il potenziamento dell'Arginale e le
linee di Metrobus in zona produttiva e in centro. Il cantiere di
via Einstein-Galvani raggiungerà il picco, con la chiusura
parziale della galleria tra Bolzano e Laives.
Nel 2027 inizieranno i lavori per la galleria stradale del
Virgolo e il sovrappasso via Einstein-via Buozzi, mentre viale
Trento sarà quasi inutilizzabile per i cantieri ferroviari.
"Questo cronoprogramma - rileva Cristiano Cantisani,
vicepresidente di CNA Alto Adige - rischia di saltare al primo
intoppo in uno qualsiasi dei cantieri. Non sono stati
considerati l'impatto di altri cantieri appena fuori città come
il centro intermodale a Ponte Adige e il raddoppio binari MeBo".
Secondo Cna, manca un piano per deviare stabilmente il traffico
turistico fuori città con mezzi pubblici, mentre l'alternativa
della vecchia statale a San Giacomo risulta poco efficace e non
ci sono certezze sulla realizzazione del nuovo ponte
sull'Isarco.
Cna Alto Adige chiede, quindi, che "venga attivato un tavolo
di confronto permanente per dar modo alle imprese e ai loro
rappresentanti di proporre e valutare soluzioni alternative,
quali ad esempio la riapertura di via Claudia Augusta in
direzione Nord e il deflusso su Ponte Resia".
Il tavolo servirebbe anche ad analizzare l'impatto economico
sui commercianti e sulle aziende coinvolte nelle aree dei
cantieri. Cantisani, infine, critica il rinvio della
circonvallazione della SS12 a dopo il 2030 e il ritardo nella
costruzione della galleria di Monte Tondo.
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