Confindustria ha apprezzato lo sforzo
fatto dal governo di contenere il costo dell'energia, ma ritiene
"fondamentale coniugare all'interno del provvedimento misure di
carattere emergenziale, dovute al contesto, con misure
strutturali per garantire agli operatori capacità di
pianificazione degli investimenti nel medio-lungo termine,
promuovendo la certezza del quadro normativo". E' quanto
espresso da Marco Ravazzolo, direttore area Politiche per
l'ambiente di Confindustria in audizione sul decreto bollette
alle commissione Attività produttive della Camera.
Guardando al contesto italiano, il decreto bollette "prevede
interventi rilevanti anche se temporanei, che si aggiungono ai
benefici che arriveranno dall'Energy Release", osserva
Confindustria, esprimendo "un forte apprezzamento per l'operato
del governo e delle istituzioni coinvolte".
Secondo Confindustria è "importante che in fase emendativa si
possa intervenire con misure strutturali per ottenere maggiori
effetti nel restituire un po' di ossigeno alle famiglie e alle
imprese". In particolare sul settore del gas, secondo
Confindustria è "importante eliminare il differenziale fra le
quotazioni di prezzo italiane e quelle del centro nord Europa
che potrebbe portare un beneficio per tutti i consumatori pari a
circa 1,3 miliardi di euro l'anno". Sull'elettrico, invece,
Confindustria propone di "adottare iniziative affinché il Gse
possa stipulare con le imprese consumatrici finali contratti di
cessione a lungo termine, nella forma di contratti per
differenza a due vie, attraverso meccanismi competitivi e
secondo criteri di efficienza".
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