Dal 31 marzo scatta l'obbligo di
assicurarsi sulle catastrofi, non comporta una sanzione ma potrà
poi incidere sui sussidi e gli aiuti pubblici in caso di
disastro. Si parte dalle Pmi ma l'ipotesi è che possa essere
estesa ai privati. "Vedremo quali ulteriori sviluppi ci possono
essere nel futuro perché magari si può inserire anche
un'assicurazione obbligatoria non solo a livello di piccole e
medie imprese, però si fa un passo alla volta". Lo spiega Giulio
Terzariol, ceo insurance di Generali rispondendo alle domande di
Andrea Greco durante il talk organizzato da Affari&Finanza.
Il governo "si sta muovendo molto bene in questo ambito e noi
ovviamente come Generali svolgiamo il nostro ruolo" aggiunge
ricordando la scarsa copertura che hanno le piccole e micro
imprese e allargando il concetto anche ai privati: "perché il
6% delle case sono coperte da polizza catastrofale, una
percentuale molto bassa: è un po' una forma di welfare che ci
manca e forse questa cosa andrebbe un po' ripensata".
"Vediamo la legge sicuramente in maniera positiva, siamo
stati sempre un sostenitore di questa legge, il divario di
copertura in Italia è particolarmente pronunciato, tanto per
dare un'idea questo divario di copertura in Francia è più sul
50% e in Italia è oltre l'80%, c'era assolutamente necessità di
una legge, soprattutto di una legge che si rivolge anche alle
piccole e medie imprese perché i dati di compagnie assicurate,
di società assicurate in quel settore è molto basso, quindi
vediamo la legge con molto favore, pensiamo che questa legge
crei una cultura assicurativa diversa nel corso del tempo,
quindi al di là dell'effetto diretto della legge pensiamo che ci
sarà anche un effetto indiretto" conclude Terzariol.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA