In Veneto in 12 anni sono state
perse un migliaio di imprese nei centri storici e oltre 1.600
fuori da essi. I centri urbani a rischio "desertificazione". Lo
afferma Confcommercio del Veneto, commentando i dati del report
"Demografia d'impresa nelle città italiane" presentato oggi da
Confcommercio a Roma.
La confederazione fornisce quindi il quadro della situazione
in Veneto
"I dati sullo stato di salute di commercio, alberghi e pubblici
esercizi, calcolati sulle città capoluogo di provincia e
aggiornati al 31 dicembre 2024, sono in linea con quelli
nazionali: per quanto riguarda il commercio al dettaglio, dal
2012 a oggi sono venute meno 907 imprese nei centri storici e
1.643 fuori dai centri storici; trend che si conferma anche se
il raffronto è quinquennale, con meno 396 e meno 849 sul 2019.
Analoga la situazione generale per gli alberghi, i bar e i
ristoranti: nel raffronto con il 2012, sono sparite 274 attività
nei centri storici e 126 fuori dai centri storici; in quello con
il 2019 sono rispettivamente meno 81 e meno 41".
"La desertificazione commerciale - è la posizione espressa
dal presidente Carlo Sangalli - minaccia vivibilità, sicurezza e
coesione sociale delle nostre città. Occorre sostenere le
attività di vicinato e il nostro progetto Cities punta a
riqualificare le economie urbane con il contributo di
istituzioni e imprese. Senza commercio di vicinato, non c'è
comunità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA