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Istat, nel Mezzogiorno più irregolare l'erogazione d'acqua

Istat, nel Mezzogiorno più irregolare l'erogazione d'acqua

Nel 2024 lo dichiara l'8,7% delle famiglie italiane

ROMA, 21 marzo 2025, 12:02

Redazione ANSA

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Nel Mezzogiorno ci sono le maggiori lamentele per irregolarità nell'erogazione dell'acqua, con il fenomeno del razionamento che è più acuto, almeno nelle grandi città. Nel 2024 a livello nazionale l'8,7% delle famiglie dichiara di aver riscontrato irregolarità nel servizio di erogazione dell'acqua nelle abitazioni, una quota invariata rispetto al 2023. Lo rende noto l'Istat con le statistiche sull'acqua per il periodo 2020-2024.
    Tra le famiglie che rilevano irregolarità poco meno del 40% le riscontra durante tutto l'anno, il 27,8% solamente durante il periodo estivo e il 31,2% le descrive come un evento sporadico.
    Il disservizio investe, pur in percentuali molto diverse, tutte le Regioni e interessa circa 2 milioni 300mila famiglie.
    Di queste, oltre due terzi sono residenti nel Mezzogiorno (1,6 milioni di famiglie): Calabria e Sicilia (rispettivamente con il 29,9% e il 29,2% delle famiglie) risultano le Regioni più esposte ai problemi di erogazione dell'acqua nelle abitazioni.
    Diametralmente opposta, spiega l'Istat, la situazione nel Nord-ovest e nel Nord-est dove appena il 3,1% e il 3,5% delle famiglie, rispettivamente, denuncia un servizio di erogazione irregolare, mentre nel Centro lamenta il problema circa il 6% delle famiglie. Solo il 3,6% delle famiglie che vivono in Comuni con più di 50mila abitanti manifesta disagi relativi alla irregolarità dell'erogazione dell'acqua.
   

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