Stabile al 47,8% il mismatch tra
domanda e offerta di lavoro, con oltre 219mila profili
professionali di difficile reperimento soprattutto a causa della
mancanza di candidati per ricoprire le posizioni lavorative
aperte (31,3%, in aumento di 0,9 punti rispetto a un anno fa). A
risentire maggiormente del mismatch sono le costruzioni (62,1%
dei profili ricercati dalle impese è di difficile reperimento),
meccatronica (59,5%), metallurgia (59,4%) e legno-mobile
(57,4%).
Anche ad aprile, il flusso delle assunzioni è caratterizzato
da una prevalenza di contratti a tempo determinato (272mila pari
al 59,3% delle entrate programmate), seguiti dai contratti a
tempo indeterminato (88mila, pari al 19,2%), evidenzia il
rapporto. La quota di assunzioni che le imprese prevedono di
ricoprire ricorrendo a immigrati si attesta al 19% delle entrate
complessive.
Le imprese sono anche alla ricerca di circa 136mila giovani
'under 30' che rappresentano il 30% degli ingressi programmati
per aprile. Le maggiori opportunità di impiego per i giovani
sono offerte dai servizi finanziari e assicurativi (il 49% delle
assunzioni programmate sarà coperto da giovani), dai servizi
informatici e delle telecomunicazioni (42,4%), dai servizi dei
media e della comunicazione (40,6%), commercio (40,3%) e dalle
industrie della carta (36,9%).
La stagionalità del settore turistico favorisce una più
elevata crescita delle assunzioni per il Sud e Isole (+14mila
nel mese e +38mila nel trimestre) seguite dal Centro (+4mila nel
mese e +13mila nel trimestre).
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