/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

>ANSA-BOX/Unimpresa, impatto contenuto dei dazi su made in Italy

>ANSA-BOX/Unimpresa, impatto contenuto dei dazi su made in Italy

Solo un'azienda su tre esporta negli Usa

ROMA, 13 aprile 2025, 14:44

Redazione ANSA

ANSACheck

Se è vero che i dazi, dannosi per tutti, peseranno più sulla crescita dell'economia statunitense che su quella europea, anche per quanto riguarda il made in Italy si susseguono le proiezioni che prevedono un impatto ridotto sulla nostra economia. L'ultima è un'indagine di Unimpresa secondo quale solo un terzo delle imprese italiane esporta negli Stati Uniti, circa 34.000 aziende, e oltre il 50% del valore esportato è generato da imprese con più di 250 addetti, quindi più strutturate e capaci di assorbire gli shock.
    L'Italia esporta verso gli Usa beni per il 10% dell'export complessivo, con una composizione di qualità elevata: il 43% dei prodotti è di fascia alta, il 49% di fascia media e solo l'8% è di fascia bassa, più sensibile al prezzo, sostiene l'indagine.
    Le imprese italiane generano in media il 5,5% del fatturato negli Stati Uniti, con un margine operativo lordo pari al 10%.
    Secondo Unimpresa i dazi al 20-25% potrebbero causare una flessione dell'1% sul fatturato totale delle imprese esportatrici e una riduzione dei margini fino a 0,5 punti percentuali per il 75% delle aziende coinvolte. I settori più esposti sono la farmaceutica (24% del valore aggiunto legato agli Usa), la cantieristica e l'aerospazio (15%), seguiti da mobili, elettronica, moda e autoveicoli (tra il 6% e l'8%). Più vulnerabili risultano le piccole imprese, con minore diversificazione e margini più bassi. E necessario quindi non sottovalutare le vulnerabilità specifiche come proprio quella delle piccole e medie aziende con forte dipendenza dal mercato Usa e scarsa capacità di assorbire l'aumento dei costi. Secondo una recente indagine dell'Istat, le imprese vulnerabili all'export sono 23mila e 3.300 quelle particolarmente esposte alla domanda negli Usa per un valore, nel 2022 di 10 miliardi di export.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza