Federalberghi e Confcommercio
replicano alla UilTucs che, in vista dell'inizio della stagione
estiva, aveva collegato la carenza di personale nel settore del
turismo e del terziario al mandato adeguamento dei salari.
"Non si trovano lavoratori - dice all'ANSA il presidente di
Federlaberghi Paolo Manca - perché stiamo formando una nuova
classe di professionisti. Se parliamo degli alberghi il problema
non è particolarmente grave nel numero quanto nella qualità dei
lavoratori. Tenendo sempre ben presente che i furbi ci sono sia
tra i lavoratori che tra le imprese, io mi concentrerei sul
processo positivo di riavvicinamento al settore che sta
avvenendo. Con il Covid c'è stata una fuoriuscita di
professionisti ci vorranno ancora anni prima di ritornare allo
stesso numero di lavoratori formati nel settore".
Mercato del lavoro aperto. In modo diverso rispetto al
passato : "Oggi tanti laureati vogliono lavorare nel turismo e
in particolare negli hotel - aggiunge Manca - Occorre stare
molto attenti e soprattutto non fare di tutta l'erba un fascio,
perché ci sono delle grandi differenze e la stragrande
maggioranza degli hotel che applica il contratto della
Federalberghi, quasi l'85% paga stipendi regolari".
"La Uil - spiega Alberto Bertolotti, presidente di
Confcommercio sud Sardegna - ha firmato a marzo un rinnovo del
contratto collettivo nazionale di lavoro che prevede un aumento
dei salari ed ogni nostra azienda applica quel contratto".
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