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80 anni di Confcooperative, creati 6 milioni di posti lavoro (2)

80 anni di Confcooperative, creati 6 milioni di posti lavoro (2)

ROMA, 03 maggio 2025, 11:01

Redazione ANSA

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L'Italia - viene ricordato nell'occasione - emergeva dalle macerie della guerra quando i padri costituenti, della Repubblica e di Confcooperative, figure di straordinario spessore politico e morale, come Luigi Corazzin, Francesco Maria Dominedò, Attilio Piccioni, Lodovico Montini e Mario Scelba, compresero l'urgenza di ricostruire non solo le infrastrutture materiali del Paese, ma anche il suo tessuto sociale ed economico attraverso la rinascita del movimento cooperativo. Altri due padri costituenti, Giuseppe Spataro e Salvatore Aldisio, assunsero il ruolo di presidenti dell'associazione ricostituita tra il 1945 e il 1950 (a loro si aggiunse un terzo presidente Augusto De Gasperi, fratello di Alcide).
    "Nel panorama della ricostruzione democratica italiana del dopoguerra - evidenzia l'associazione - pochi episodi rappresentano con tanta eloquenza la rinascita dei valori fondamentali della Repubblica quanto la rifondazione di Confcooperative" che nel 1945 "segna la ripresa di un modello economico e sociale fondato sui valori della democrazia economica, della partecipazione e della solidarietà".
    Confcooperative ricorda il riconoscimento alla cooperazione nell'articolo 45 della Costituzione che "rappresenta una precisa scelta dei costituenti di dare dignità costituzionale a una forma d'impresa che si distingue per la sua funzione sociale. 80 anni al servizio del Paese. In questi 80 anni Confcooperative ha saputo trasformare quei principi costituzionali in realtà economica".
    Oggi - viene ricordato ancora - "rappresenta il 4% del Pil, guida lo sviluppo di un sistema d'impresa che non delocalizza".
    Confcooperative ricorda l'impegno nel welfare, con le cooperative sociali che "offrono servizi a 7 milioni di italiani". Nel settore agroalimentare con "il 25% dell'italian food. Sulle nostre tavole 1 prodotto su 4 made in Italy arriva dalle cooperative". Nel credito: "Oggi ogni 100 euro di credito concesso dalle banche, 23 arrivano dal sistema delle Bcc, Casse Rurali e Raiffeisen". Nel lavoro, dove le coop "hanno creato occupazione stabile, anche in periodi di crisi, e hanno sviluppato forme di autoimprenditorialità, come i workers buy out". Nell'abitazione, realizzando "alloggi per circa 1 milione di famiglie", rispondendo "alla domanda abitativa più fragile".
    "Le cooperative di comunità - viene ancora evidenziato - rappresentano oggi una delle frontiere più avanzate del neo mutualismo, contribuendo alla rigenerazione delle aree interne a rischio spopolamento e alla riqualificazione delle zone degradate delle città".
   

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