L'Università di Genova e il
policlinico San Martino saranno capofila del progetto nazionale
di ricerca 'Mnesys' su neuroscienze e neurofarmacologia ammesso
dal Ministero dell'Università e della Ricerca alla seconda fase
del bando per la creazione di partenariati di ricerca finanziati
dal Pnrr. Non è ancora stato definito l'ammontare delle risorse
disponibili, ma il finanziamento potrà essere investito per
supportare dottorati di ricerca, attività di ricerca
fondamentale e applicata, progetti finalizzati alla creazione di
spin off e di start up, attività di ricerca e formazione in
sinergia tra Atenei e imprese per ridurre l'attuale
disallineamento tra le competenze richieste dal mondo del lavoro
e la preparazione universitaria.
"Il risultato della valutazione tecnico-scientifica del
Ministero è molto lusinghiero per l'Università di Genova, che
vede ammessi alla fase negoziale un totale di ben quattro suoi
progetti: - spiega il rettore Federico Delfino - uno come
coordinatore nazionale sulla tematica 'Neuroscienze e
neurofarmacologia' e tre come referente di spoke (focus
specifico) in altre tre tematiche - Scenari energetici del
futuro coordinato dal Politecnico di Bari, Rischi ambientali,
naturali e antropici coordinato dall'Università Federico II di
Napoli, Cybersecurity, nuove tecnologie e tutela dei diritti
coordinato dall'Università degli Studi di Salerno".
Il direttore scientifico del San Martino Antonio Uccelli indica
che "l'obiettivo del progetto sulle neuroscienze e
neurofarmacologia è arrivare ad un approccio di indagine del
singolo individuo fino a quello dell'intera popolazione,
utilizzando tecniche innovative che permettono di studiare il
sistema nervoso come network, di sviluppare nuove strategie
farmacologiche e tecnologiche e di creare dei modelli digitali
che siano la fedele riproduzione virtuale dell'individuo su cui
disegnare e sviluppare in modo preciso strategie di prevenzione
e di cura delle malattie neurologiche e psichiatriche".
"Siamo di fronte ad una delle più impegnative e affascinanti
sfide della medicina - commenta il presidente della Regione
Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti - che grazie alla
ricerca e alle risorse del Pnrr, potrà trovare attuazione e
concretezza nel prossimo futuro".
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