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Symbola: +47% fatturato 2015 per imprese 'coesive' Italia

Symbola: +47% fatturato 2015 per imprese 'coesive' Italia

Realacci e Lo Bello, vanno più lontano delle altre

TREIA (MACERATA), 08 luglio 2016, 15:32

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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C'è un'Italia che resiste e sa essere innovativa, creativa, solidale, collaborativa. È l'Italia della coesione, quella che vede le aziende camminare con le comunità, coinvolgere i cittadini e i consumatori, valorizzare e sostenere i lavoratori, relazionarsi alle energie dei territori. E' il Paese descritto dal rapporto "Coesione è Competizione. Le nuove geografie della produzione del valore in Italia" realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere in partnership con Consorzio Aaster e Aiccon e con il sostegno di Enel e Comieco, presentato a Treia (Macerata) al Seminario estivo di Symbola.
    Le imprese 'coesive' - quelle cioè che intrattengono relazioni con le altre imprese, le comunità, le istituzioni, i consumatori, il terzo settore - hanno una marcia in più rispetto alle altre. Nel 2015 hanno registrato aumenti del fatturato, rispetto al 2014, nel 47% dei casi, mentre fra le imprese 'non coesive' tale quota si ferma al 38%. Dimostrando una migliore dinamicità anche sul fronte dell'occupazione: il 10% delle imprese coesive ha dichiarato assunzioni nel 2015, contro il 6% delle altre.
    La stessa cosa, stando al Rapporto, vale per le esportazioni: le imprese coesive hanno ordinativi esteri in aumento nel 50% dei casi, a fronte del 39% delle non coesive, e sono maggiormente presenti sui mercati internazionali (il 76% di esse sono esportatrici contro il 68% delle non coesive).
    Sempre le realtà attente alla coesione sono quelle che hanno nel Dna una considerazione maggiore di valori come l'ambiente (investono infatti in prodotti e tecnologie green il 53% delle imprese coesive contro il 38% delle non coesive), la creazione di occupazione e di benessere economico e sociale, gli investimenti in qualità (l'81% delle imprese coesive ha fatto social investment nel 2015 contro il 76% delle altre).
    "Quando l'Italia scommette sui suoi talenti e sulle comunità, quando investe sulla qualità, l'innovazione e la bellezza - ha detto il presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci - allora ce la fa e spesso vince nel mondo. Una scommessa ancora più valida dopo la Brexit''. "La crescente sensibilità del cittadino ai temi della tutela della sostenibilità in tutte le sue sfaccettature sta progressivamente modificando il modo di fare impresa", sottolinea il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello. "Le aziende, infatti, sono sempre più consapevoli del fatto che una quota importante del successo dei propri prodotti e servizi si gioca oggi anche su aspetti non meramente economici ma valoriali''.
   

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