"Non si può dichiarare la
resa dinanzi all'Agenzia delle Entrate", e sui temi fondamentali
della professione, uno su tutti il fisco, "su cui ancora circa
l'80% di noi vive e lavora, chi ci rappresenta deve essere
preparato sul momento, prima di avere una visione del futuro" e,
"se pure abbiamo ricevuto ogni tipo di critica possibile, quando
abbiamo provato ad esercitare la rappresentanza, sia il
Consiglio nazionale, o il governo, d'ora in avanti non
permetteremo più a nessuno di tenerci fuori dalle dinamiche
della nostra categoria". Lo dice il presidente dell'Ungdcec
(Unione giovani dottori commercialisti ed esperti contabili)
Matteo De Lise, dal palco del 58° congresso del sindacato, che
si è aperto oggi pomeriggio, a Reggio Calabria. Riguardo, poi,
alla sospensione del voto per il rinnovo degli Ordini
territoriali dei commercialisti (fissato per l'11 ed il 12
ottobre, ma 'congelato' dal Tar del Lazio, che pochi giorni fa
ha accolto un ricorso, ndr), il vertice dell'Ungdcec ha
sottolineato come manchino "coraggio e voglia di osare, di
mettersi insieme per i valori e non per gli interessi",
sottolineando come i giovani dottori commercialisti debbano
"essere della partita. Nei limiti della correttezza - ha
concluso De Lise - in tutti i tavoli di confronto saremo sempre
presenti".
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