Bisogna fermare le aggressioni che
gli avvocati subiscono nell'esercizio della loro professione. E
un aiuto può essere l'introduzione di un'aggravante specifica
per le lesioni cagionate agli esercenti le professioni legali.
Una proposta di legge che va in questa direzione è stata
elaborata dall'Aiga, l'Associazione dei giovani avvocati e
presentata nel corso di una conferenza che si è tenuta in
occasione della giornata internazionale dell'avvocato in
pericolo, su iniziativa della presidente della Commissione
Straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani
senatrice Stefania Pucciarelli a Palazzo Giustiniani.
"Apprezzamento" per la proposta dell'Aiga, rende noto
l'associazione, è stata espressa dai parlamentari presenti, la
senatrice Erika Stefani e i deputati Carolina Varchi, Federico
Gianassi, Valentina D'Orso, Devis Dori ed Enrico Costa , secondo
i quali tuttavia, "oltre l'eventuale introduzione di una
specifica aggravante in caso di aggressioni, gli avvocati
meritano tutele ad ampio raggio vista la rilevante funzione
sociale svolta".
Soddisfazione è stata espressa dal presidente dell'Aiga Carlo
Foglieni, per il quale "dietro ad ogni reato commesso nei
confronti di un avvocato, nell'esercizio delle sue funzioni, si
cela, di fatto, un attacco ingiustificato ed ingiustificabile
allo stato di diritto". Tra le testimonianze più toccanti,
quella dell'avvocata Federica Maccioni, che da amministratore di
sostegno è stata aggredita proprio dalla persona che stava
assistendo: "sono qui per dimostrare quanto è pericoloso essere
avvocati. Ho subito diverse coltellate agli organi vitali. Sono
viva per miracolo". Anche la vicepresidente dell'Aiga Mariangela
Di Biase è stata aggredita da un cliente nel suo studio e anche
per questo chiede alla politica "iniziative a tutela della
nostra categoria".
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