L'Associazione italiana giovani
avvocati (Aiga) ha presentato ufficialmente il Manifesto per la
separazione delle carriere nel corso del Consiglio direttivo
nazionale di Cagliari. Il documento, recita una nota dei
professionisti, delinea le ragioni e le proposte dei legali
under45 su una riforma costituzionale ritenuta "cruciale per il
futuro del sistema giudiziario italiano".
Il Manifesto "si articola in una serie di punti chiave che
evidenziano come la distinzione ordinamentale tra giudici e
pubblici ministeri possa rafforzare i principi fondamentali del
giusto processo, garantendo in maniera più effettiva il
contraddittorio, l'equidistanza delle parti e il rispetto della
terzietà e imparzialità del giudice", afferma il presidente
dell'Aiga, Carlo Foglieni. "In un sistema processuale imperniato
sulla separazione delle funzioni, appare incongruo che
giudicanti e requirenti restino perfettamente uniti sul piano
ordinamentale", e il testo "rappresenta la posizione chiara e
convinta della giovane avvocatura italiana a sostegno di una
riforma che riteniamo necessaria per elevare la qualità della
giurisdizione e la fiducia dei cittadini nel sistema giustizia".
Il documento esplora le ragioni a sostegno della riforma, tra
cui la correttezza dei principi del "giusto processo", il
superamento delle attuali incongruenze ordinamentali, il
rafforzamento dell'autonomia e dell'indipendenza della
magistratura, la valorizzazione della formazione specializzata,
la rivitalizzazione della comune cultura della giurisdizione. E
"si conclude con la convinzione che una riscrittura delle norme
costituzionali sull'ordinamento giurisdizionale possa
rappresentare l'occasione per un esplicito riconoscimento del
ruolo dell'avvocato nella Carta Costituzionale".
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