Il Consiglio nazionale dell'Istituto
nazionale tributaristi (Int) ha approvato all'unanimità il nuovo
Codice di condotta etico-deontologica, e il precedente,
risalente al febbraio 2013, "è stato integrato con maggiori
attenzioni sulle responsabilità" del professionista iscritto
all'associazione presieduta da Riccardo Alemanno, senza però
tralasciare i diritti degli esponenti della categoria che lo
devono applicare nello svolgimento della loro attività, ma che
può avere riflessi per fatti anche non riguardanti il lavoro,
"quando incidano sulla sua reputazione, o compromettano
l'immagine della categoria e/o dell'Int". Lo si legge in una
nota.
Del preambolo e dei 33 articoli che compongono il Codice, quelli
maggiormente interessati dalle novità sono quelli dove le
indicazioni obbligatorie per legge sono state inserite come
obbligatorie, ai sensi dell'etica e della deontologia, e anche
le indicazioni delle abilitazioni possedute.
C'è, poi, il dovere di competenza: al di là delle necessità di
accettare incarichi esercitabili dal tributarista e di cui se ne
abbia competenza, viene auspicata la collaborazione
interprofessionale, nel rispetto delle norme vigenti, e
l'obbligo di aggiornamento professionale e di informazione
(relativo all'incarico ricevuto e alle caratteristiche delle
attività da espletare, con un altro comma che riguarda
l'utilizzo dell'intelligenza artificiale e l'obbligo di
informare l'assistito dell'utilizzo di questo supporto
digitale).
Sulla richiesta di pagamento, il nuovo Codice include l'obbligo
di attenersi all'equo compenso nei casi previsti dalla sua legge
(in vigore dal maggio del 2023, ndr).
Per Alemanno, "l''etica e la deontologia costituiscono un parte
fondante dei valori dell'Int e sono materie obbligatorie
nell'aggiornamento professionale e la loro importanza e
obbligatorietà viene evidenziata anche negli esami di accesso
all'Int. Nel corso degli esami di accesso si cerca di far
comprendere al neo tributarista Int che etica e deontologia non
sono solo parole, ma, al di là dell'obbligatorietà,
rappresentano un investimento nell'attività e la base della
propria reputazione professionale", termina la nota dei
tributaristi.
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