La Brexit? "Il più grande errore di
questo Paese nel dopoguerra". John Bercow lo dice a chiare
lettere dopo aver dismesso i panni di speaker e detto addio alla
Camera dei Comuni dopo un decennio di presidenza dell'assemblea,
all'insegna di uno stile interventista e istrionico, durante il
quale molti vecchi compagni di partito Tory non gli hanno
risparmiato l'accusa di partigianeria anti-brexiteer.
Invitato dalla Foreign Press Association a tenere il suo
primo discorso da ex, Bercow ha colto l'occasione per regolare
qualche conto, per difendere il Parlamento dalle accuse e per
fare in sostanza il controcanto al discorso d'avvio della
campagna elettorale del premier conservatore Boris Johnson. Ma
anche per svelare le sue simpatie pro Remain, dopo una carriera
politica costruita all'ombra della destra Tory più euroscettica.
"Io non penso che (la Brexit) aiuterà il Regno Unito", ha
affermato 'Mister Order', "rispetto il primo ministro, ma credo
sarebbe meglio restare in un blocco di potere" come l'Ue.
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