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Abascal: 'L'Europa si sta svegliando'

Abascal: 'L'Europa si sta svegliando'

'Asse del Mediterraneo per difendere i confini e cambiare l'Ue'

MADRID, 21 luglio 2023, 14:46

di Marcello Campo

ANSACheck

Abascal all 'ANSA, in Spagna e Ue soffia il vento del cambiamento - RIPRODUZIONE RISERVATA

Abascal all 'ANSA, in Spagna e Ue soffia il vento del cambiamento - RIPRODUZIONE RISERVATA
Abascal all 'ANSA, in Spagna e Ue soffia il vento del cambiamento - RIPRODUZIONE RISERVATA

 "I popoli europei hanno cominciato a reagire. A est, al nord, in Italia. Domenica speriamo di poter celebrare un nuovo trionfo delle politiche patriottiche e del buon senso in Spagna. L'anno prossimo arriveranno le elezioni europee, dove si fronteggeranno due modelli: l'Europa dei burocrati che non rispettano la sovranità degli Stati e l'Europa della cooperazione tra nazioni libere, forti e fiere". Il leader di Vox Santiago Abascal, conversando con l'ANSA a tre giorni dal voto spagnolo, ribadisce il forte nesso che lega il risultato di queste elezioni con le prossime consultazioni europee, osservando che in tutta Europa "soffia il vento del cambiamento".
    A suo giudizio, alla base del successo delle destre, c'è una sinistra lontana dai problemi reali: "La gente comune è stufa dei politici di sinistra e delle loro idee. Si è scavato un divario sempre più ampio tra ciò che preoccupa i comuni cittadini e quello che si dice in Parlamento, nei talk o sui giornali. Gli spagnoli vogliono essere protetti da nuove minacce che hanno drammaticamente sconvolto le loro vite: l'immigrazione massiccia, il degrado dei quartieri, la delocalizzazione delle aziende, la morte del settore primario, l'abbandono degli anziani e la mancanza di futuro per i giovani che non possono più formare una famiglia. La sinistra - secondo il leader di Vox - non solo non offre soluzioni a questi problemi ma li aggrava con le sue politiche delle frontiere aperte, con la sua tassazione aggressiva che soffoca le classi medie e popolari, o con le sue leggi verdi che criminalizzano il mondo rurale e portano alla deindustrializzazione".
    Sui rapporti tra Vox e il governo di Roma, Abascal sottolinea che "c'è un'evidente sintonia" e questo per lui "è motivo di gioia". Ora e in futuro anche in Europa: "La cooperazione tra le nazioni mediterranee - aggiunge - è necessaria per difendere i nostri confini, promuovere la sovranità energetica e alimentare, prendersi cura del mondo rurale e proporre un'Unione europea che rispetti maggiormente i Paesi del sud".
    Per quanto riguarda i migranti ad esempio, il capo di Vox ribadisce la sua proposta di "blocco navale" come soluzione contro gli ingressi degli irregolari. E, contrariamente a quanto afferma da tempo Giorgia Meloni, non vede nessun passo avanti nelle ultime scelte dell'Unione: "La politica europea imposta da Bruxelles è stata un fallimento. Il dramma nel Mediterraneo non è prodotto da chi legittimamente si oppone all'immigrazione di massa, un fenomeno che degrada i servizi pubblici, svaluta i salari e porta insicurezza nei quartieri. Quel dramma - aggiunge - è causato da coloro che irresponsabilmente invocano un'immigrazione massiva con la loro politica delle frontiere aperte, che finanziano le mafie del traffico di esseri umani e che inondano di aiuti i nuovi arrivati. Questa politica, la politica migratoria europea, deve essere rivista, poiché è incompatibile con il più elementare rispetto dei diritti umani".
    Quindi elenca le prime iniziative legislative che adotterebbe se andasse al governo: "Primo, abrogare tutte le leggi che ci rovinano, ci dividono e ci fanno vivere insicuri. Secondo, ricostruire tutto ciò che la sinistra ha distrutto: dall'economia all'armonia. Infine, consultare gli spagnoli per le questioni più concrete, quelle che influenzano le loro vite, come l'immigrazione massiva, lo sfruttamento delle risorse naturali o gli sprechi della classe politica. Vogliamo che le decisioni non vengano mai più prese alle spalle degli spagnoli".
    Infine Abascal propone tre definizioni flash delle tre personalità politiche che lui vede come modelli: Orban? "Un grande leader consapevole della storia della sua nazione, delle difficoltà che il suo popolo ha attraversato durante il comunismo e della necessità di essere libero in un mondo globalizzato". Le Pen? "Una speranza per i francesi che non si rassegnano a veder scomparire davanti ai loro occhi la loro cultura, la loro sicurezza e il loro modo di vivere". Trump? "La sua vittoria è stata la più grande sconfitta dell'establishment politico-mediatico nel mondo occidentale".
   

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