Entra Yevgeny Prigozhin, esce
Volodymyr Zelensky: è la scelta fatta dal Jerusalem Post che ha
pubblicato - alla vigilia del Capodanno ebraico che si celebra
da stasera - la lista dei 50 ebrei più influenti al mondo.
Per l'esattezza, al defunto fondatore della Wagner - il cui
padre era ebreo - è assegnato un post scriptum in 52/a
posizione, quindi tecnicamente fuori dai 50. Tuttavia, nella
menzione il quotidiano ha scritto che "l'oligarca russo ha
formato un impero di ristoranti e una serie di troll per
interferire nelle elezioni americane del 2016". "Ma - ha
continuato la menzione ricordando la notorietà raggiunta
globalmente da Prighozin nel giugno di quest'anno con la marcia
su Mosca - le sue azioni come capo del Gruppo Wagner hanno
consolidato la sua eredità".
Nessun accenno invece al presidente ucraino che nella lista
dello scorso anno era in seconda posizione.
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