La presidente del Partito Desturiano
Libero (Pdl), Abir Moussi, in carcere dall'ottobre del 2023, e
oppositrice del presidente Kais Saied, ha annunciato tramite il
suo partito di aver "iniziato lo sciopero della fame".
In una dichiarazione ai media diffusa dal partito, il suo
difensore Nafaa Laribi ha lanciato un "appello" alle
organizzazioni della società civile, alle associazioni nazionali
e ai gruppi per i diritti umani in Tunisia e all'estero affinché
rendano visita a Moussi, detenuta dall'ottobre 2023 in relazione
a diversi fascicoli, e assistano a quella che ha descritto come
"la violazione dei suoi diritti". L'avvocato ha affermato che
Moussi (avvocatessa di professione) è stata vittima di un
"problema di salute" lo scorso fine settimana, le cui cause
restano poco chiare, e per il quale le sono stati "forniti solo
farmaci prescritti da un medico al telefono". Laribi ha anche
menzionato che la sua cliente è comparsa davanti al "comitato
disciplinare della prigione femminile di Manouba" perché
"avrebbe commesso una violazione conservando una copia" dei
fascicoli relativi alle accuse contro di lei.
Il team di difesa di Moussi aveva annunciato il 3 febbraio
scorso che la loro cliente che avrebbe "cessato di partecipare
alle udienze in progamma", descrivendo il processo giudiziario
contro di lei come "imperfetto e improprio", accennando alla
possibilità di denunciare il caso presso tribunali
internazionali.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA