Il governo di Daniel Ortega, in
Nicaragua, ha imposto un controllo senza precedenti sulla Chiesa
cattolica, obbligando i sacerdoti a presentarsi settimanalmente
alla polizia per ottenere l'autorizzazione per le messe: lo
rende noto l'organizzazione per i diritti umani Christian
solidarity worldwide (Csw).
In Nicaragua, "il clero è costretto a presentarsi ogni
settimana alla polizia e a richiedere l'approvazione per il
contenuto dei propri servizi", si legge nel rapporto, che
descrive le restrizioni imposte ai cristiani come "gravi". "Gli
individui religiosi sottoposti a queste misure hanno dovuto
affrontare anche restrizioni alla loro libertà di movimento e
alcuni hanno riferito di essere stati avvertiti che sarebbero
stati detenuti o esiliati se non avessero rispettato le misure",
aggiunge l'ong.
Tutte le attività all'interno delle chiese sono rigorosamente
monitorate, mentre le processioni e le attività pubbliche sono
vietate. La repressione non si limita alla Chiesa cattolica,
anche quella evangelica è presa di mira: molti dei suoi leader
vengono arrestati, privati ;;delle loro proprietà, messi al
bando e pirvati della cittadinanza, sostiene Csw, secondo cui
nel 2024 sono state commesse 222 violazioni della libertà
religiosa.
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